Chissà che profumo ha usato l'arcivescovo Luigi Bressan, 12 mesi orsono.
Bressan: «Gay si diventa. No al preservativo»L'Adige, 19 dicembre 2010.
Chissà che profumo ha usato l'arcivescovo Luigi Bressan, 12 mesi orsono.
Bressan: «Gay si diventa. No al preservativo»L'Adige, 19 dicembre 2010.
Ai miei (4, quando ci sono tutti) studenti del corso di Economia dei media ho raccontato che il Decreto Romani è da interpretare all'interno della guerra commerciale tra Mediaset e Sky, che procedono in direzioni opposte (Mediaset investe sulla pay su digitale terrestre, Sky aumenta le entrate in pubblicità).
Grazie a Wikileaks scopriamo che anche l'Ambasciata di Via Veneto la pensava allo stesso modo (EE UU acusa a Berlusconi de querer controlar los contenidos de Internet, Miguel Mora, El País, 13 dicembre 2010).
Si dirà, e come la vuoi pensare. Magari si, ma poi uno inizia a porsi domande su se stesso, sulla propria identità, e tutto si complica.
Oggi è morto Enrique Morente. Non posso dire di aver capito tutto questo. Forse l'ho capito così poco, che non riesco neanche a pensarci sopra. Ma è questa incredibile complessità e ricchezza che mi fa perdere e divertire.
Anti Corruzione anche in italiano. L'orgoglio salvato (in extremis), Massimo Sideri, Corriere della Sera, 10 dicembre 2010
Speriamo bene. Insieme al mio amico Clement, che da tanti anni non torna al suo paese, sicuro che un giorno vi andremo insieme.
"Laurent Gbagbo, qui a reconduit lundi le couvre-feu nocturne instauré avant la présidentielle du 28 novembre, jusqu'au 13 décembre, s'est mis à dos l'ensemble de la communauté internationale. S'il bénéficie du soutien de l'armée, il est totalement isolé sur la scène diplomatique (lire l'entretien avec le chercheur Philippe Hugon). Lors de sa prestation de serment, samedi, seuls deux pays étaient représentés : l'Angola et le Liban. Alassane Ouattara, désigné vainqueur par la Commission électorale, est notamment soutenu par les Nations unies, l'Union africaine, l'Union européenne, les Etats-Unis et la France."
L'UE menace la Côte d'Ivoire de sanctions, Le monde, 6 dicembre 2010
Nella sua evidente traiettoria, il piccione decollato da Piazza Saffi che or ora ha tagliato il rettangolo della mia finestra in due aurei poligoni, somma alle divinazioni esposte la geometrica evidenza ornitomantica: Berlusconi è finito.
E' dura. Concentriamoci sui vantaggi logistici.
Il suo modello che prevede l'esito delle presidenziali americane è sorprendente. Anche il suo modello macroeconomico, peraltro. Cosa prevede ora? Obama vincerà. We'll see.
"Based on the facts at hand right now, Mr. Obama is likely to win the 2012 election in a landslide. That, at least, is the prediction of Ray C. Fair, a Yale economist and an expert on econometrics and on the relationship of economics and politics."
A Forecast That Obama Could Love, Jeff Sommer, The New York Times, 29 novembre 2010.
Ero così avanti, che mi devo ancora raggiungere.
"Se ci si pone il problema della democrazia delle pratiche organizzative, e se si definiscono democratiche quelle pratiche che permettono un coinvolgimento ampio nella determinazione delle decisioni collettive, notiamo che all'interno delle teleorganizzazioni esse sono garantite dal rispetto di uno schema che limita la diffusione delle informazioni".
La sfera telematica, (1999), p. 75
La schiena dritta. Quasi impressionante.
Il testo del discorso di Парфенов mentre accetta il premio.
L'articolo sul New York Times che riassume il suo discorso.