La Spagna è un paese dove le elezioni politiche si svolgono dalle 9 di mattina alle 8 di sera, e due ore dopo la chiusura dei seggi si sanno già i risultati.
Si vota anche per posta, e per la prima volta hanno potuto votare i ciechi con schede in Braille.
La Spagna è un paese dove le elezioni si svolgono con calma e serenità assoluta, anche dopo un attentato vile da parte di una organizzazione terroristica in bancarotta morale e militare (checché ne dica quel pezzo di carta per avvolgere il pesce che è La Repubblica).
La Spagna è un paese dove il centro sinistra vince anche contro una chiesa becera, con un messaggio moderato, ma fermo.
...ma sì, continuiamo!
La Spagna è un paese dove gli exit poll ci prendono.
Dove i treni vanno in orario (e se ritardano anche di pochi minuti, ti ridanno indietro i soldi del biglietto).
Dove la birra al bar costa un euro e venti centesimi, e i calamari fritti scorrono per le strade.
Forse può andare.
io e le figlie arriviamo e ci stabiliamo*
RispondiEliminaBasta varcare l'italico confine e sembra la terra promessa..
RispondiEliminaops, non mi riferivo al commento #1, bensì al #2
RispondiEliminaBasta varcare il casello di Melegnano e diventan tutte zoccole
RispondiEliminaallora vuoi proprio infierire su quelli che sono rimasti indietro, eh Lucio...
RispondiEliminaBesos (con molta invidia :-))
Nous venons de vous visiter. Félicitations pour zapatero. En attendant Veltroni le "KWI- Djéré".
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