martedì 23 aprile 2019

Dietro alle file



Ho trovato una bella storia fotografica del quartiere зарядье. A Mosca, quasi di fronte al Cremlino, costeggia fiume e Piazza Rossa: la parte a destra nell'immagine sopra (*). Il ponte è il Bolshoy Moskvoretsky, sul quale nel 2015 fu stato assassinato Boris Nemtsov.

Ora зарядье è un parco, che non ho visitato perché l'ultima volta che andai a Mosca non era terminato. Ma il Rossiya lo avevano già abbattuto: "a five-star international hotel built in Moscow from 1964 until 1967"(Rossiya, Wikipedia).

Al Rossiya dormì le mie prime notti in Russia, nel 2000. Enorme: "3,000 rooms, 245 half suites, a post office, a health club, a nightclub, a movie theater". Era già in parte inutilizzato, come la Russia di allora.

Perché questo. Perché oggi Putin era a San Pietroburgo e ha approvato l'idea di costruire là un parco simile a зарядье. Qui si vede dove: è un'area molto bella, ora dismessa, sulla Neva, e ci sono passato vicino la settimana scorsa, diretto verso i "rostri".

Il nome del quartiere, зарядье, deriva da «за рядами», "dietro alle file" - le file di bancarelle che costeggiavano il Cremlino (qui è spiegato meglio).

Sono vittima di tanti collegamenti, mi cadono addosso, e a volte è molto difficile.

(*) Вид Кремля, Москворецкого моста и части Москворецкой набережной в Зарядье из Замоскворечья. Луи Бишебуа, середина XIX в.

domenica 21 aprile 2019

Pietroburghese frazionario



Ho terminato di leggere Вся кремлевская рать di Михаил Зыгарь ieri, nel momento in cui l'aereo atterrava a Malpensa. Si ho impiegato molto tempo, ma avevo altro da fare e il libro supera le 400 pagine. Che è un bel libro l'ho già scritto.

Qui sopra c'è un'intervista (del 2016) all'autore, Zigar, che era direttore del canale TvRain.ru. Racconta di come gli tolsero le frequenze (ora sono solo su Internet) in seguito a un programma "sfortunato". Formularono la domanda: "Sarebbe stato meglio abbandonare Leningrado ai tedeschi per salvare vite umane?", e si scatenò il putiferio - un putiferio strumentale.

Ma soprattutto dice, circa, in questo momento in Russia il giornalismo non interessa, ed è più utile occuparsi di progetti sulla storia - nel suo caso, ora, sul 1968.

Tra chi a vario titolo negli anni scorsi si impegnò per cambiare la Russia, in questi anni di chiusura dai tratti autoritari sono in corso strategie diverse. Chi è divenuto "collaboratore" (vedi il caso di Maria Baronova), chi è andato all'estero, chi ha cercato strade diverse - tra questi, Zigar.

L'altro giorno Alla mi ha ha detto che a suo avviso si possono dire San Pietroburgo tutte le persone che la conoscono e che le vogliono bene. Del resto, mi ha ricordato, la città è morta e risorta due volte, con grandi movimenti di popolazione: dopo la guerra civile, e dopo la seconda guerra mondiale (sotto, Wikipedia). Anche la grande crisi degli anni '90 vide una contrazione importante della popolazione. Insomma, ben pochi sono pietroburghesi da molte generazioni.

Nel 2003 andai per la prima volta a San Pietroburgo, dove in tutto ho trascorso circa tre mesi della mia vita: secondo il criterio di Alla, sono anch'io un pietroburghese. Se pur, come tutto quel che mi riguarda, solo frazionarmente: che è è poi l'unico modo per essere tutto, obiettivo inevitabile per ogni individuo ragionevole come me.


mercoledì 17 aprile 2019

Diumin, Yogi Berra, e Frankfurter



Oggi ho fatto una scommessa con Vladimir. Secondo lui, il prossimo presidente russo sarà Diumin: Дюмин, Алексей Геннадьевич.

In questo articolo del 2017 si fanno tre nomi come possibili candidati alla successione: Medvedev (e sarebbe il secondo tandem: improbabile, mi pare); Sobianin e, appunto, Diumin.

Diumin, ex-generale, è Governatore dell'oblast di Tula. Per cui col tempo dovremmo vederlo richiamato a Mosca per incarichi governativi, per così dire, "preparatori".

Le elezioni avfranno luogo nel lontano 2024. Se il successore di Putin sarà Diumin, allora ricordatevi: "Vladimir lo aveva previsto". E se non sarà lui, pazienza, nessuno si ricorderà di questa previsione. E in ogni caso, come ebbe a dire Yogi Berra, fare previsioni è difficile, soprattutto se riguardano il futuro. Di questo e di altri aforismi del Berra ne parlavo prima, ed era parte di un discorso più ampio che riguardava certi scritti del filosofo Frankfurter che sicuramente conoscete (on bullshitting).

mercoledì 10 aprile 2019

Andiamo (Поехали)



C'è un film su Korolev, e sul programma spaziale russo (ne avevo scritto qui).

Il video in alto mostra Korolev che parla con Gagarin. "Andiamo" (Поехали), dice Gagarin e Korolev, "Vi auguriamo un buon volo". "Ci rivedremo presto", aggiunge Gagarin.

La trascrizione di tutto il dialogo è qui. Qui sotto, il momento della partenza.


Пауза около 40 секунд. Слышно дыхание Гагарина. 

Королев: "Кедр", я "Заря-1". Отошла кабель-мачта. Все нормально. 
Гагарин: Понял вас, почувствовал. Прием. Слышу работы клапанов. 
Королев: Понял вас. Хорошо. 

Пауза около 20 секунд. 

Королев: Дается зажигание, "Кедр", я "Заря-1 ".
Гагарин: Понял вас, дается зажигание. 
Королев: Предварительная ступень. 
Гагарин: Понял. 
Королев: Промежуточная. 
Гагарин: Понял. 
Королев: Полный подъем. 
Гагарин: Поехали. 

Шум двигателей. Пауза 20 секунд. Помехи и шумы. Голоса сильно искажены. 

Гагарин: "Заря-1", я "Кедр". Все проходит нормально. Шум в кабине слабый. Самочувствие хорошее, чувствую перегрузку, вибрация, все нормально. 
Королев: Я "Заря-1". Мы все желаем вам доброго полета. Все нормально? 
Гагарин: Спасибо. До свидания. До скорой встречи, дорогие друзья. До свидания, до скорой встречи.

giovedì 4 aprile 2019

Un vorticoso gioco di specchi



In alto, la visione aocalittica del Brexit che Anish Kapoor ha realizzato per il Guardian (vedi qui).

L'arte che rappresenta la realtà. Ma la realtà del Brexit è anche performing art: il gioco di specchi è vorticoso.

Circa tre anni fa mi riflettei nel bean di Kapoor (foto in basso). Leggo che ha alla National Rifle Association, che usò quell'immagine, Kapoor non la mandò a dire. Ben detto e ben fatto.

Altre cose belle vidi a Chicago (qui e qui). Vi tornerò per pochi giorni in maggio, per un convegno che avrà luogo a un chilometro dalla Trump Tower, e a circa tre dal monumento al gerarca fascista e pilota Italo Balbo. Trattasi di colonna romana, proveniente dal porto di Osta, che l'Italia regalò in occasione della World Fair del 1933 - una storia molto interessante per più motivi.

Penso che andrò a vederla, la colonna romana, che forse e per vie traverse si riflette nell'altra colonna, la torre, di Trump.

lunedì 1 aprile 2019

Nostalgia - Ностальгия



Indice di nostalgia per l'Unione Sovietica (% nostalgici, - % non-nostalgici, più 100). Fonte: НОСТАЛЬГИЯ ПО СССР, 19 dicembre 2018, Centro Levada (Левада-Центр).

Sto cercando di capire un po' di cose, e ci sto pensando sopra, come da titolo. Inoltre, amo gli indici bizzarri.

Nel merito: interessante che sia aumentato negli ultimi anni - dopo l'annessione della Crimea.