lunedì 24 settembre 2018

Back to the line-up



Il line-up è la zona dove si aspetta l'onda. La foto è di sabato: una spiaggia bellissima dalle parti di Alghero. Io, nel line-up sono tornato per modo di dire: sono solo surfer wannabe, come avevo scritto in un file di firma quando vivevo a San Diego (si trova ancora: la rete è terribile):

==   Lucio Picci                  ==                        ==
==   Marchese di Forlimpopoli     ==   Surfer Wannabe       ==
==   Universita' della Romagna    ==   U.C. San Diego       ==



Comunque, grazie a Valeria e Ivan, che sono surfisti veri, dopo tanto tempo sono tornato in acqua con una tavola.



E con la tavola mi sono buttato, perché sono uno che si butta, con convinzione, e soprattutto per convinzione.



E mi sono divertito moltissimo.



Grazie a Valeria e a Ivan ho appreso molto sul surf, forse più di quanto non abbia imparato in anni trascorsi a San Diego. E però, loro saranno anche bravi, ma se provassero a fare come me nella foto sopra non ci riuscirebbero. Perché questa configurazione sulla tavola la sa fare solo un romagnolo, meglio se Marchese di Forlimpopoli. E' che bisogna sapersi buttare.

PS

E qui è circa ai tempi in cui, oltre a surfer wannabe, ero anche Marchese di Forlimpopoli. La Jolla Shores, sopra San Diego. Alla fine, il tempo gira ma è fermo su se stesso, come capì bene Philip Dick. E certe cose le capisci o col tempo, o leggendo Philip Dick.






sabato 15 settembre 2018

Sublimazione



Eccola la foto che riassumerà la nostra epoca.

Il plastico del Ponte Morandi, con il Ministro Toninelli e l'officiante(*) Vespa. L'Italia col suo enorme stomaco riesce a sublimare tutto, anche il declino.

(*) in russo, "ofiziant" (официант) vuole dire "cameriere".

martedì 11 settembre 2018

Manifesto Antropofago



(cliccare per ingrandire e leggere)

"Solo l'antropofagia ci unisce. Socialmente. Economicamente. Filosoficamente."

("Só a antropofagia nos une. Socialmente. Economicamente. Philosophicamente".)

Così inizia il Manifesto Antropofago di Oswald de Andrade, pubblicato nel 1928 nella Revista de Antropofagia. Così lo si descrive in Brasil: uma biografia, che sto leggendo.

"O “Manifesto antropófago”, de Oswald de Andrade, converteu-se numa espécie de bandeira do modernismo brasileiro. Composto de vários aforismos, ele foi lido pela primeira vez em 1928, na casa de Mário de Andrade, e publicado na Revista de Antropofagia. Misturando poesia com muito bom humor, e trazendo referências a autores como Freud, Marx, Breton, Picabia, Rousseau e Montaigne, Oswald combinava, ainda, passagens retiradas das diferentes culturas formadoras do Brasil. “Contra todos os importadores de consciência enlatada”, o texto metaforizava o costume canibalista dos nativos da Terra Brasilis, sugerindo a “ingestão” crítica do cardápio de ideias vindo de fora e sua “deglutição” adequada à realidade do país."

Continuano i miei preparativi per il Brasile. E' enorme in molti sensi diversi.

lunedì 3 settembre 2018

Brasil: Uma Biografia (per nicchia di privilegiati)



Sto preparando un viaggio di lavoro in Brasile e l'altro giorno ho iniziato a leggere "Brasil: uma biografia", di Lilia M. Schwarcz e‎ Heloisa Starling. Spero di incontrare la prima delle due autrici a São Paulo: le scriverò. E' il primo libro che tento di leggere in portoghese. So far so good, ed è scritto molto bene.

E' sempre stata la seconda funzione di questo blog: dichiarare degli obiettivi per poi non poter tornare indietro. Perché il libro ha 852 pagine e la tentazione di mollarlo si farà forte. Ma il mio senso dell'onore non sopporterebbe la vergogna di dover confessare, in seguito a domanda di uno dei due o tre lettori di questa pagina, che non sono arrivato in fondo, laddove qui l'ho scritto urbi et orbi che lo leggerò tutto.

Anche se penso che a Osvaldo non gliene importerebbe nulla, lui poi che sta tra gli iceberg a Terranova, e quindi ne rimarrebbero soltanto uno o due di lettori a farmi da futura coscienza. E chi l'ha detto che si farebbero vivi. Ma è l'idea che non mi piace: cosa detta, è negoziabile, ma cosa scritta, si fa.

Ah, la prima funzione del blog è di pensarci sopra. Per esempio, perché questa differenza tra detto e scritto? Boh.

PS: e comunque, uno o due lettori di questo blog oltre a Osvaldo: voi siete una nicchia di privilegiati, sappiatelo.