
Oggi ho presieduto una commissione di laurea all'Università di Bologna. Ne abbiamo laureati dodici.
Domani dovremo rieleggere il Senato accademico. Ci sono 27 candidati per 25 posti. Candidature organizzate dall'alto: così inizia la lettera sfacciata di una direttrice di dipartimento per chiedere di votare bene (molto difficile non farlo!): "In accordo con tutti gli altri direttori dell’area, per l’area 5 sono state espresse la candidatura [...]"
E' leninismo da colletti bianchi. O se preferite, è una concezione patrimoniale della cosa pubblica: l'università è nostra. Ma il leninismo, tra colletti bianchi, forse può essere solo patrimoniale.
Questa mattina dovevo scegliere una t-shirt da mettere sotto la toga, e ho optato per quella che comprai anni fa in un banchetto di non so quale collettivo studentesco. Alma Riot Studiorum, A.D. 1977. Mi è parsa l'unica scelta coerente con l'essere io un moderato, purtroppo circondato da una banda di pericolosi estremisti.
Congratulazioni ai neolaureati, e che il Paese vi sia lieve.
Nessun commento:
Posta un commento