Si inizia la mattina così, nel magico mondo dell'alta politica italiana.
1) Francesco Boccia oggi, su La Repubblica, sostiene che la politica non deve tradire la scienza.
Francesco Boccia fa venire in mente un vecchio titolo di "Cuore". Che di titoli ne fece tanti, non solo quello al quale certuni potrebbero pensare.
PS 23 agosto 2025. Scrive Luciano Capone oggi su Il Foglio:
"Il Pd fa bene ad alzare la bandiera del metodo scientifico, ma forse farebbe meglio a trovare un altro sbandieratore. Perché Boccia è stato protagonista di un episodio a dir poco spiacevole: un plagio scientifico."
[...]
"Colto con le mani nella marmellata, Boccia si difese prima goffamente e poi aggressivamente: prima modificò il cv definendo l’articolo incriminato una “lettura consigliata”, poi disse di aver inviato la lista delle pubblicazioni distrattamente, infine querelò per diffamazione un docente universitario (poi archiviato) che aveva continuato a sollevare la questione del plagio. Alla fine l’Università Liuc dichiarò “retracted” (ritirato) l’articolo di Boccia: è la procedura generalmente usata in caso di frode scientifica. Il titolo della lettera di Boccia a Rep. – “Quando la politica tradisce la scienza” – ha un amaro sapore autobiografico" (*)
Il querelato non sono io (al Prof. Alberto Vannucci e a me, che firmammo un esposto alla Procura della Repubblica di Campobasso, la querela fu solo annunciata; non so se sia stata archiviata, o mai fatta). Fu querelata anche la giornalista de Il Fatto Quotidiano (si veda sopra; mi risulta, e mi risulta l'archiviazione).
Certe querele, che si materializzino o che solo si anuncino, vengono chiamate "SLAPP": Strategic Lawsuits Against Public Participation. Si tratta di una pratica molto democratica e di sinistra - nel magico mondo dell'alta politica italiana.
(*) Quando Francesco Boccia tradì la scienza. Di Luciano Capone, Il Foglio, 23 agosto 2025.
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