lunedì 4 febbraio 2013
F-35 e i suoi fratelli
Afferma l'Aeronautica Militare Italiana:
"dal 1990 ad oggi gli aeroporti armati sono passati da oltre 40 agli attuali 19; gli Stormi da 23 a 18; i Gruppi di Volo da 41 a 34."
"La dotazione complessiva dei velivoli si è ridotta da 925 a 593 (-36%) complessivi"
"Il personale militare si è ridotto passando dalle 79.095 unità del 1990 alle 42.350 del 2012 (-46%)."
Può essere che la partecipazione al progetto F-35 sia stato un errore, e può anche essere che anche ora convenga tirarsi fuori (la prima della due affermazioni sospetto sia vera, e la seconda falsa - si veda il fact checking de Il Post).
Una sinistra che sulle questioni militari va per slogan è una calamità nazionale e fa il gioco degli interessi più inconfessabili del nesso politico-industriale-militare italiano, che andrebbe governato, e non rimosso per beltà d'anima. Mi piacerebbe una sinistra che a questo comunicato dell'Aeronautica Militare sapesse e volesse controbattere sul merito.
Revisione dello strumento militare aerospaziale, Aeronautica Militare Italiana, 4 febbraio 2012.
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