¡Soria fría, Soria pura,
cabeza de Extremadura,
con su castillo guerrero
arruinado, sobre el Duero;
con su murallas roidas
y sus casas denigradas!
Lentamente leggo tutto Antonio Machado, pezzo a pezzo. Mi piace quando parla di Castilla, cercando, mi pare di capire, un'essenza rigenerazionista.
La settimana scorsa calavo da Monte Pastore e ascoltavo il podcast di una trasmissione di Radio Nacional de España in occasione del 50esimo anniversario della pubblicazione di La Rayuela. In una vecchia interivsta, Julio Cortázar sosteneva che se in questo lungo post-guerra si legge meno poesia, è anche perché la poesia è entrata nella prosa, perché i romanzi son dinventati anche poesia.
Mi piace l'idea che la poesia, la sconfitta, si possa dir vincitrice. E ben venga allora Machado che racconta la Castilla.
Dovrebbe almeno essere in rimaquesta conclusione. Valga l'intenzione.
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