venerdì 4 ottobre 2013

Evenienze


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Emiliano Barral scolpì un busto di Antonio Machado, che gli dedicò questa poesia:

'Al escultor Emiliano Barral'

...Y tu cincel me esculpía
en una piedra rosada,
que lleva una aurora fría
eternamente encantada.
Y la agria melancolía
de una soñada grandeza,
que es lo español—fantasía
con que adobar la pereza—,
fue surgiendo de esa rosa,
que es mi espejo,
línea a línea, plano a plano,
y mi boca de sed poca,
y, so el arco de mi cejo,
dos ojos de un ver lejano,
que yo quisiera tener
como están en tu escultura:
cavados en piedra dura,
en piedra, para no ver.

Madrid 1922

Partecipò alla difesa Madrid è cadde il 21 novembre del 1936. Machado scrisse il suo epitaffio funebre:

Cayó Emiliano Barral, capitán de las milicias de Segovia, a las puertas de Madrid, defendiendo su patria contra un ejército de traidores, de mercenarios y de extranjeros. Era tan gran escultor, que hasta su muerte nos dejó esculpida en un gesto inmortal. Y aunque su vida murió, nos dejó harto consuelo su memoria.

A Barral, e a Francisco Pérez Mateo (un altro scultore morto al fronte) fu dedicata una mostra all'interno del padiglione spagnolo alla Esposizione Internazionale di Parigi del 1937 - lo stesso dove fu esposta Guernika di Picasso.

Emiliano aveva un figlio piccolo, Fernando. Fu uno dei tanti della diaspora dei repubblicani sconfitti. Fin¡ a Cordoba, in Argentina, dove conobbe e divenne amico di Ernesto Che Guevara. Ecco una lettera del Che a Fernando Barral, del 1961.

Dopo la rivoluzione, Fernando si stabil¡ cos¡ a Cuba, dove praticò come medico. Nel 1970, per motivi che non mi sono chiari, si trovava a Hanoi dove, per conto di Granma, intervistò il pilota della marina americana prigioniero (all'"Hanoi Hilton") John McCain, futuro candidato repubblicano alle presidenziali del 2008. Se ne parla in questo articolo del Washington Post.

Fernando Barral ha aperto un ristorante, o "paladar", che si chiama Los Cactus de 33.

Fu intervistato da Radio Nacional de España, nel programma Ayer. Mi pare in quell'intervista emergessero altri collegamenti, forse con l'omaggio a Machado che nel febbraio del '66 un gruppo di intellettuali tentò di realizzare a Baeza, ma non ricordo bene.

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