".. bisogna conoscere il segreto di una curva sulla vecchia, ottusa Porrettana per vedersi aprire, inaspettata, ogni volta come riscoperta, questa valle ariosa in un semicerchio di monti i cui colori marcano il passar delle stagioni."
E questo era Terzani (vedi qui), che cito per catturare il pubblico nazional-popolare della rete.
Qui sotto, io che carpisco il segreto della curva, allo specchio, in pericoloso equilibrio sul muretto dell'ottusa Porrettana.
A Vizzero c'è un bel lavatoio.
La valle del Randaragna e Case Calistri.
Poi, oltre il Monte Cocomero, verso il Passo del Termine.
A questo punto tutto s'ingarbuglia. Il tentativo di passaggio inedito per la cima del monte Orsigna è fallimentare. Peggio: quasi arrivato alla meta mi accorgo di aver inspiegabilmente smarrito qualcosa.
Un momento di quiete prima della dolorosa epifania: la vertiente del Monte Cocomero dal Monte Orsigna.
L'infruttuosa ricerca di quel che era stato smarrito mi ha fatto tardare. A due passi dal bivacco, è già buio.
Il bivacco. Non so perché lo fotografo sempre, questo lettaccio squallido. Notte agitata dagli scrosci di pioggia.
La tenda di due studenti di psicologia, e i resti del fuoco di ieri sera.
Malgrado la pioggia, sono tornato alla ricerca di quel che si era perduto. Su un lato scosceso del Monte Orsigna si è avuto il miracolo del ritrovamento.
Il sentiero verso la valle dell'Orsigna.
Ecco, questa è la storia del sentiero.
A Pracchia si organizza la festa per stasera. Io non ci sarò.
La camminata è risultata ben diversa dai piani: un va e vieni sconclusionato, avanti e indietro lungo il contrafforte del Monte Cocomero. Che forse è il Grande Cocomero di Charlie Brown, e si spiega tutto.
perso il telefono?
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