giovedì 18 gennaio 2018

Garante Privacy



Questa mattina ho partecipato a una tavola rotonda all'Università di Roma Tor Vergata. Moderava Gustavo Piga, ed erano presenti Michele Corradino, Matteo Flora, Alberto Vannucci e io.

Mi sono divertito e ho trovato interessante quel che hanno detto gli altri. Io, per parte mia, ho dichiarato che il Garante per la Privacy è un serio problema per l'Italia e che, di fatto (non giudico certamente le intenzioni), è alleato con la componente più oscurantista all'interno della nostra amministrazione pubblica.

Sarà andare contro i mulini a vento, ma che libertà, e che bel venticello.


domenica 14 gennaio 2018

Della corruzione e delle pene



Sempre per via di questo libro che sto scrivendo con Alberto, ho passato la domenica a fare un bel quadro sinottico. Rappresenta l'evoluzione storica delle pene previste (minima e massima) per il reato di corruzione (e peculato), dal 1887 ad oggi. Ho considerato il Codice Penale Zanardelli del 1889, poi quello Rocco del 1930, e quindi le l. 26.4.1990, n. 86; l. 6.11.2012, n. 190; e infine la l. 27.5.2015, n. 69.

Un lavoraccio, ma è stato divertente. Emerge che le pene sono aumentate nel tempo, soprattutto in seguito alla modifica più recente del 2015. Per uno sguardo rapido, ci si concentri sull'Art. 319, che rappresenta il reato di corruzione per così dire "tipico". Che le pene siano aumentate non è una buona notizia.

Ora vorrei capire l'evoluzione temporale dei termini di prescrizione. Considerando per primo la l. 5.12.2005, n. 251, cosiddetta "ex-Cirielli" ("ex" perché Cirielli, quando la vide uscire deforme da Mamma Repubblica, le tolse la paternità). Finisco qui e inizio subito a guardarci.

Il bello dello scrivere un libro è che ti porta dove vuole lui. E io seguo sempre senza fare alcuna resistenza. E mi distraggo, e anche racconto balle: per esempio oggi non ho solo lavorato, ma anche sono anche andato ai Prati di Mugnano e ho fatto un bel giro. E ci sono andato perché ho sentito la voce del libro che mi diceva: "vacci". E là mentre camminavo pei sentieri ho pensato alla tavola sinottica, ma anche a molto altro, che però mi sono subito dimenticato.

mercoledì 10 gennaio 2018

चक्रचर



"The Collector-general shall employ spies disguised as persons endowed with supernatural power, persons engaged in penance, ascetics, world trotters (chakra-chara), bards, buffoons, mystics (prachchhandaka), astrologers, prophets foretelling the future, persons capable of reading good or bad time, physicians, lunatics, the dumb, the deaf, idiots, the blind, traders, painters, carpenters, musicians, dancers, vintners, and manufacturers of cakes, flesh and cooked rice, and send them abroad into the country for espionage."

The spies shall ascertain the fair or foul dealings of villagers, or of the Superintendents of villages and report the same.

If any person is found to be of foul life (gúdhajívi), a spy who is acquainted with similar avocation shall be let loose upon him.

On acquiring friendship with the suspected person who may be either a judge or a commissioner, the spy may request him that the misfortune in which a friend of the spy is involved may be warded off and that a certain amount of money may be accepted. If the judge accedes to the request, he shall be proclaimed as the receiver of bribes and banished. The same rule shall also apply to commissioners."


(Arthashastra: Book IV, "The Removal of Thorns. CHAPTER IV. SUPPRESSION OF THE WICKED LIVING BY FOUL MEANS.Tradotto dal sanscrito da R. Shamasastry).

Sto leggendo dei brani dall'Arthashastra di Kautilya, per via di questo libro che sto scrivendo con Alberto. E' interessantissimo (l'Arthashastra). Per esempio, prevede la rotazione dei dirigenti, la figura del "whistleblower", e anche le sting operation, realizzate da spie ingaggiate tra le categorie più bizzarre.

Per esempio i चक्रचर, o chakrachara, o "world trotter". Per diventarlo, e lo vorrei tanto, avrò bisogno di una buona reincarnazione. Ma quel termine l'ho anche trovato tradotto come "uno che va in circolo", e se è così mi pare più o meno di esserci, e anche di farci.

La foto è di un chakravartin, o चक्रवर्तिन्, "quello che gira la ruota" - forse, lì, Ashoka.