lunedì 3 settembre 2018
Brasil: Uma Biografia (per nicchia di privilegiati)
Sto preparando un viaggio di lavoro in Brasile e l'altro giorno ho iniziato a leggere "Brasil: uma biografia", di Lilia M. Schwarcz e Heloisa Starling. Spero di incontrare la prima delle due autrici a São Paulo: le scriverò. E' il primo libro che tento di leggere in portoghese. So far so good, ed è scritto molto bene.
E' sempre stata la seconda funzione di questo blog: dichiarare degli obiettivi per poi non poter tornare indietro. Perché il libro ha 852 pagine e la tentazione di mollarlo si farà forte. Ma il mio senso dell'onore non sopporterebbe la vergogna di dover confessare, in seguito a domanda di uno dei due o tre lettori di questa pagina, che non sono arrivato in fondo, laddove qui l'ho scritto urbi et orbi che lo leggerò tutto.
Anche se penso che a Osvaldo non gliene importerebbe nulla, lui poi che sta tra gli iceberg a Terranova, e quindi ne rimarrebbero soltanto uno o due di lettori a farmi da futura coscienza. E chi l'ha detto che si farebbero vivi. Ma è l'idea che non mi piace: cosa detta, è negoziabile, ma cosa scritta, si fa.
Ah, la prima funzione del blog è di pensarci sopra. Per esempio, perché questa differenza tra detto e scritto? Boh.
PS: e comunque, uno o due lettori di questo blog oltre a Osvaldo: voi siete una nicchia di privilegiati, sappiatelo.
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