mercoledì 27 marzo 2013
Aspettando la Baionetta
Questa è la settimana in cui risulta evidente che il paese non sta tenendo più. Quell'aria irreale che ci accompagna da diversi anni sta forse per cambiare. Quelli che credevano che tutto si tiene, loro stiano tranquilli perché continueranno ad aver ragione, come sempre.
Giulio Terzi dimostra la grande capacità delle classi dirigenti italiane di tradire il popolo con un'efferatezza che è direttamente proporzionale alle responsabilità che gli sono state assegnate, e ai privilegi, anche economici, che gli son stati concessi. Al porto di Pescara già attende la corvetta Baionetta che, si prevede, partirà affollata.
A Ferrara un sindacato di polizia pensa bene di fare un sit-in sotto la casa di una madre il cui figlio è morto, picchiato dalla polizia. Infami. Dirglielo non conta nulla, ma almeno, non perdiamo la dignità e diciamolo.
A Roma, la democrazia, che è cosa seria, è umiliata dalla farsa delle consultazioni in streaming tra Bersani e M5S.
Io sto qui, nel mio ufficio di un'Università di Bologna priva di guida - una regia tra Comunione e Liberazione e il nulla - che va avanti per inerzia. Per inerzia, come il resto che sta qua fuori e che continua ad andare avanti.
Ho pensato allora che ho bisogno di tirarmi su di morale. Più tardi andrò nella libreria di Via Guerrazzi, dove ho adocchiato un libro stupendo: Modernism in Italian Architecture, 1890-1940, di Richard A. Etlin. M.I.T. Press, 1991. E' un buon prezzo e, di questi tempi, i soldi van fatti girare.
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