L'anno scorso, per un incontro di lavoro, per la prima volta in vita mia entrai al Senato. Presi un caffè alla Buvette e pranzai in mensa - la stessa dove ha pranzato la Boldrini, ma non quei senatori grillini che han preferito il ristorante con gli stucchi. Non pagai né il caffè né il pranzo perché offrì il mio ospite, un funzionario del Senato.
Confesso che sarebbe piaciuto anche a me andare al ristorante vero. Per poter dire "ci sono stato", ma anche per mangiar meglio. I grillini che han sbagliato in un certo senso li capisco: Roma ti macina e ti tritura, e poi ti digerisce. Si veda alla voce "Lega".
Alla fine, il metodo più democratico sarebbe forse il sorteggio, o la turnazione: contro alle élite, champagne (razionato) per tutti.
(Nella foto: senatori grillini al ristorante con gli stucchi; tratto da "Chi").
«Chi» e i grillini alla buvette, Grillo furibondo 5 Stelle costretto a scusarsi: «Restituirò i soldi», Il Corriere della Sera, 21 marzo.
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