martedì 12 giugno 2018

Le stelle a Le roncole



Tutti i temi della nostra vita li abbiamo già dentro verso i sette anni. Poi si elaborano e si precisano, ma poco di più. E io da allora ripeto le stesse cose e le stesse fissazioni: potrei scriverne la lista completa ma verrei preso per uno squilibrato. E allora mi limito a menzionare le stelle; che bisognerebbe guardarle più spesso, che di notte non c'è bisogno di tutte quelle luci ad illuminare stupidamente il cielo, e che le stelle sono antropologicamente importanti perché le abbiamo sempre viste, anche se ora quasi sono scomparse dalle nostre vite.

Sabato sono andato a dormire al bivacco Le roncole. Ci ho dormito per impegno preso con me stesso, le tante volte che c'ero passato davanti senza fermarmi (si vede anche qui e qui: la foto dove sono appoggiato alla staccionata).

Ho dormito sul tavolo fuori dal bivacco, nel sacco a pelo e coperto da un manto d'alluminio che mi serve per captare meglio le onde spaziali. E la notte ogni tanto mi svegliavo e vedevo le stelle, tantissime.



All'alba ero ridotto in questo modo.



Alle sei di mattino mi sono rimesso in cammino e sono arrivato al Lago Scaffaiolo, anzi mi sono arrampicato in cima al monte Cupolino per vederlo dall'alto.



Ho proseguito lungo il crinale quasi navigando sopra un mare di nuvole. E sono arrivato a Porretta Terme dopo aver camminato circa 47 chilometri in 24 ore giuste.

Questo dovrebbe chiudere il discorso sulle stelle, di cui del resto avevo scritto anche qui, ma non credo. Ci tornerò sopra ancora chissà quante volte.

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