Mandai alla malora la tradizione primaverile di dormire nel bivacco di Porta Franca con la neve.
Ieri, di ritorno da un gran giro a piedi e cullato dal treno, mi son detto, cambiamo, facciamone una nuova tradizione. Ogni liturgia ha le sue regole, e d'impulso ho forgiato:
- 24 h, da pomeriggio a pomeriggio, in settembre, per chiudere la stagione estiva
- Programmazione minima e si dorme dove capita
- Formato raid: equipaggiamento all'osso e rapidità cesarea
Pracchia ha due stazioni del treno. C'è la linea Porretta Terme Pistoia, la prima, nel 1865, a tagliare gli Appennini. L'altra stazione era l'inizio della Ferrovia Alto Pistoiese, che portava sino a San Marcello Pistoiese e poi a Mammiano. Nel 1965 la linea fu dismessa.
Una decina di chilometri di strada asfaltata, lungo la vecchia via del treno. Ogni tanto si inconta una maestà. Una Madonna, insomma.
Lavoravano il ferro e facevano armi e la ferrovia portava operai e materiali. A Campo Tizzoro c'era la Società Metallurgica Italiana: "Nel 1910 viene affidata a Smi una grossa commessa pubblica, così viene impiantato lo stabilimento di Campo Tizzoro, aperto nel 1911, per la produzione di munizioni per pistole, fucili, moschetti e artiglieria leggera per l'esercito e la marina italiana". E la SMI aveva la sua scuola per i figli degli operai.
Un rifugio ogivale conforta psicologicamente e, forse, ti fa anche sentire uno spermatozoo-in-potenza.
A Maresca la vecchia stazione ferroviaria è diventata una banca.
Quel signore tredici anni fa partecipò all'asta per l'acquisto della stazione di Oppio, insieme ad altri 55. Vinse, l'ha sistemata, ora è casa sua.
"Nel segno del littorio abbiamo vinto e nel segno del littorio vinceremo ancora". A Gavinana. Generale, dietro la collina..
Sempre a Gavinana, la statua di Francesco Ferrucci. Uno che, perdendo, pronunciò le famose parole: " Vile, tu uccidi un uomo morto!".
E' sera e inizio a salire per ripidi tornanti, col sole basso. L'osservatorio astronomico si trova sopra Gavinana. Ho sempre avuto un debole per i telescopi.
Un lungo tratto di sentiero al buio e arrivo a Mandromini, tre grandi costruzioni abbandonate ma ancora in buono stato. Dormo li' dentro.
La fortuna, la felicità: un sacco a pelo sulla paglia in una casa abbandonata.
Non riesco a descrivere la gioia di camminare in montagna il mattino presto.
Eccomi, fuori dal bivacco de Le Roncole, in un contrafforte che porta al crinale.
Al 30esimo km, alle 10 di mattino, il crinale. Dal Cupolino, il lago Scaffaiolo e in fondo si staglia il Cimone.
"This is my trail food"
"And this is my trail apple!"
Una pietra che indicava il confine tra lo Stato della Chiesa e il Granducato di Toscana, subito sopra al rifugio di Porta Franca.
Verso il termine: la valle del Reno, il campanile di Lustrola e, a destra, Granaglione.
Un'altra Maestà, negli stradelli che portano a Porretta Terme.
La somma, 53 km e 2000 metri di dislivello. Perché in 24 ore si può viaggiare lontano, visitando luoghi ameni e incontrando persone interessanti, come quel signore che, superando mille ostacoli, riuscì a comperare una stazione ferroviaria intera e in scala 1:1.
Cullato dal treno, prima di addormentarmi, penso a una possibile quarta ulteriore regola per il mio nuovo rituale di settembre. "Live off the land": niente cibo nello zaino, solo frutta di bosco, radici, tuberi e magari funghetti, per avere del cibo almeno la visione. Ma mi dico, tre è il numero perfetto, e poi, è così bello viaggiare comodi.
53 km e 2000 metri di dislivello in 24h non sono male,
RispondiEliminainsomma si nota un bel miglioramento!
Ma la dicitura da pomeriggio a pomeriggio mi sa da fregatura :)
Anonimo Montanaro
PS
riguardo al punto 4 consiglio la lettura di
Nelle terre estreme di Jon Krakauer
Lo conosci?