domenica 10 novembre 2019
Pensata aerea
Da tempo, e con lentezza, sto raccogliendo informazioni su alcune vicende che prima o poi vorrei unire con un filo. Riguardano la Crociera Aerea del decennale: 24 stupendi idrovolanti Savoia-Marchetti 55 guidati da Italo Balbo sino a Chicago. Là, qualche mese fa, ho ricercato la colonna romana (proveniente dal porto di Ostia) che fu regalata alla città di Chicago in occasione della concomitante esposizione internazionale A Century of Progress. Si trova un po' nascosta tra gli alberi di un parco. Ma quella foto la serbo per un'occasione futura.
In alto, un bel manifesto che si trova al Museo dell'Aeronautica Militare di Vigna di Valle (a due passi da Bracciano), che ieri ho visitato con Claudio.
Questo è un souvenir per Ian, che vive a Chicago, e per Osvaldo, a Newfoundland (dove i 24 aerei fecero tappa). Osvaldo mi scrive che quell'albergo esiste ancora e si trova proprio vicino a casa sua.
Mi interesso di aerei. Avendo molte scuse pronte mi giustifico sostenendo che professionalmente mi occupo di innovazione tecnologica, e che il settore aeronautico sotto questo punto di vista è di estremo interesse. La verità è che gli aerei mi piacciono e basta, e così ieri al museo mi sentivo a casa e a Claudio ho spiegato per bene tutto: se mai mi cacceranno dall'università penso che con poco sforzo potrei credibilmente propormi là dentro per un incarico di guida turistica. Non che gli avventori fossero molto numerosi, ed è un peccato, perché tra i musei di quel genere quello di Vigna di Valle è tra i più importanti al mondo, cosiderata la tradizione nobile dell'industria aeronautica italiana. Vi si trovano degli esemplari fantastici, come il Macchi M.C. 72 qui sotto.
Nel nome, "Castoldi" sta per Mario Castoldi, che fu un grande progettista - suoi anche alcuni tra i migliori "caccia" italiani della seconda guerra mondiale (tutta la serie "200" della Macchi).
Anch'io nel mio piccolo sono stato un costruttore d'aerei.
Progettai e costruì l'aliante della foto nell'estate tra la 4a e la 5a elementare: centine in compensato da tre millimetri segate una a una col traforo. Non volava, forse perché pesava più del Batiscafo di Piccard.
Però secondo me era molto bello. Le cose più belle che ho fatto in vita mia sono state fallimenti.
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