Sul pianeta errano sette miliardi di umani, molti dei quali scrivono. Scrivono e accumulano, parole, paragrafi, articoli e infine libri, che si uniscono all'enorme biblioteca ereditata.
Era stato previsto: prima o poi, quasi tutto sarà già stato scritto e inizieranno ad apparire testi casualmente identici tra loro. Ed è accaduto: da noi, in Italia.
Non solo scritti uguali, ma anche, scritti che disegnano reti di relazioni e in prospettiva e in futuro, chissà, veri e propri arabeschi umani, a disegnere un nuovo scenario per l'umanità. Uno scritto firmato dal Prof. On. Francesco Boccia, datato 2005 (Boccia 2005; note in fondo) in questo nuovo scenario ci trasporta, sull'onda:
"Sull'onda di un nuovo scenario, caratterizzato sia dalla ridefinizione dei rapporti tra enti pubblici, società e territorio, sia dal rapporto sempre più sinergico tra economie locali e globali, oggi più che mai, le Regioni sono chiamate a svolgere responsabilmente un ruolo attivo nel processo di pianificazione e gestione del territorio."
Il paragrafo casualmente riappare nel lavoro di tale Sergio Zucchetti pubblicato nel 2008 (Zucchetti 2008) - a parte che al posto de "le Regioni" si hanno "gli attori pubblici".
E poi riemerge in un lavoro di sei studiosi dell'Università di Catania, pubblicato nel 2013 (AAVV 2013), con una piccola differenza - invece di "le Regioni sono chiamate a", si afferma che "le trasformazioni territoriali devono".
Per ultimo, il paragrafo casualmente uguale segna di sé, nel 2016, un importante documento politico del Partito Democratico (PD 2016), - esattamente come in (Zucchetti 2008).
Chiariamo subito che non si tratta di citazioni, perché non vi sono le virgolette e i testi preesistenti non vengono menzionati: evidentemente chi ha scritto li ignorava. Insomma, è epifania autentica, è la produzione di testi casualmente identici, o quasi, per incipiente esaurimento dell'ambito della scrivibilità.
Un arabesco casuale di relazioni
Non è tutto: dalla causale coincidenza dei testi emergono i primi abbozzi di reti aleatorie tra le persone e forse tra i loro vissuti.
Riprendiamo infatti il testo dell'On. Prof. Francesco Boccia dal quale siamo partiti (Boccia 2015), per considerarne un ulteriore paragrafo.
"Già in precedenza Philippe (1998) aveva sollevato alcune perplessità sul criterio di necessita/equità, muovendo da un modello di crescita endogena a due paesi, uno “ricco” e uno “povero”. Philippe conclude che un miglioramento delle infrastrutture nella regione “ricca”, tale da ridurre i costi di transazione, aumenta la concentrazione spaziale dell’industria, stimola il tasso di crescita economica in entrambe le aree e riduce il gap di reddito tra la regione “ricca” e quella “povera”.
Si trova casualmente identico in una pubblicazione di due anni prima di Massimiliano Serati e Sergio Zucchetti (Serati e Zucchetti 2013). Riappare insomma lo stesso Zucchetti dal quale si era partiti, per incredibile azione convergente di tutte le leggi della probabilità: marginale e condizionale, congiunta, assoluta e relativa.
Implicazioni pratiche: una modesta proposta
In queste settimane molto si è parlato di presunti concorsi universitari truccati. La scoperta qui documentata suggerisce almeno una proposta migliorativa. Laddove vi sia un problema di stanchezza dei professori membri delle commissioni di concorso, a causa di un surplus di lavoro per l'esigenza di leggere la nostra ingente produzione scientifica, la sopravvenuta ripetitività dei testi consentirebbe almeno un'opera di efficientamento. E anche in questo, il caso si è mostrato benigno, fornendo concretezza empirica alla presente divagazione: il lavoro citato del Prof. On. Francesco Boccia sarebbe stato da lui utilizzato come titolo per un concorso (secondo quanto riportato dalla stampa).
C'è solo da auspicare che il Ministero predisponga una banca dati dei paragrafi casualmente ripetuti, e già presentati e valutati dalle commissioni concorsuali, affinché, attraverso un opportuno riutilizzo delle valutazioni, si alleggerisca il loro gravoso compito.
Riferimenti:
[Boccia 2005] Il ruolo dell’azienda pubblica nel nuovo sistema europeo di programmazione delle politiche di sviluppo. Di Francesco Boccia. In Azienda Pubblica, 2, 2005.
[Zucchetti 2008] IL MARKETING TERRITORIALE: UNA LEVA PER LO SVILUPPO?, di Sergio Zucchetti. Liuc Papers, n. 214, Serie Economia e Istituzioni 21, marzo 2008
[AAVV 2013] "Le trasformazioni territoriali. Strumenti per la sicurezza." Di Maria Sapone, Domenico Passarelli, Nicola Tucci, Antonino Labate, Caterina Barrese, Salvatore Barbagallo. Planum. The Journal of Urbanism. vol. 2/2013
[PD-Sesto2016] Partito Democratico di Sesto San Giovanni, Documento preparato per il Congresso Straordinario del 2016.
[Serati e Zucchetti 2013] VALUTARE E PROGRAMMARE LE POLITICHE DI SVILUPPO: TEORIA E APPLICAZIONI. di Sergio Zucchetti. Liuc Papers, n. 126, Serie Economia e Istituzioni 10, Suppl. a luglio 2003.
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