Un corollario di
questa lunga marcia, per colmare quel che manca della Grande Escursione Appenninica – dal Passo dei Due Santi, in Liguria, sino all’invitta Bocca Trabaria. Con l’idea che le cose iniziate poi si finiscono, o almeno si continuano.
Il percorso
Da un monte a fianco di Premilcuore sino a Bagno di Romagna, passando per il lago di Ridracoli, il monastero di Camaldoli e poi quello di La Verna.
Insegnamenti
Cosa abbiamo imparato.
Primo: “Cavallo che corre non vede fiori”, ma: “Asino che cammina lento non arriva mai”. Vere tutte e due e con Massimo si è fatta una media. Io non ho visto nulla e non arrivavo mai. Lui è andato dove voleva e ha trovato tutte le fragole e i lamponi. Però li ha divisi con me, insomma alla fine pari e patta.
Secondo: i monaci di Camaldoli il liquore lo fanno loro e ha 48 gradi, quelli de La Verna lo hanno subappaltato ad un’anonima distilleria della bassa ravennate, e di gradi ne ha solo 40. A Camaldoli si mangia meglio, a La Verna ti serve una ragazzotta con una maglietta da rave party. In questo si misura una differenza di spiritualità.
A me pare che, onestamente, da questi cinque giorni non si sia riusciti ad estrarre altro. Oltre a quanto Massimo ha tirato fuori dai suoi piedi.
Giorno 1: Casa Portolani – San Paolo in Alpe
Crinale, poi discesa al Corniolo, e risalita di un torrente sino a quota 1000. Strada forestale sino a San Paolo in Alpe. Da mezzogiorno alle nove di sera.
La strana coppia in partenza da Forlì.
I saluti paterni, Casa Portolani.
Crinale.
Ben protetti.
Giorno 2: San Paolo in Alpe – Camaldoli
Giù sino alla diga, poi si costeggia il lago di Ridracoli sino a Ca di Sopra. Oltre quella, a sud sino alla Lama, poi si valica a 1200 metri. L’eremo di Camaldoli è poco sotto, altri 4 km e si arriva al convento dove si dorme nella foresteria.
Breakfast at Daniela’s. Ci si vede una volta all’anno ed è sempre un piacere. Ca di sopra, Daniela e Massimo parlano degli ultimi sviluppi della crisi cubana.
Lucio si sistema il copricapo arabo.
Poca acqua quest’anno. Il lago di Ridracoli sembra un canyon.
Giorno 3: Camaldoli – Poggio della Forca
Tre ore circa per arrivare a Badia Prataglia. Da lì il crinale verso sud che porta al Monte Penna.
Davanti alla farmacia di Camaldoli, Massimo attende la distribuzione della dose quotidiana del liquore Laurus da 48 gradi. Armato.
Lungo il sentiero.
Meta giornaliera, tra Badia Prataglia e l’eremo di La Verna.
Giorno 4: Poggio della Forca – Rotta dei Cavalli
Si continua il crinale verso il Monte Penna, lo si aggira e si arriva all’eremo de La Verna. Si piega verso est e poi nord, per prendere il crinale principale e il sentiero “00”.
Vade retro.
Vade avanti.
Preparando la tenda, sotto il crinale.
Tutto pronto, barriere anti-cinghiali innalzate.
Tanto vento
Giorno 5: Poggio della Forca – San Piero in Bagno
In mezzo al vento si continua sul crinale, poi si scende verso Bagno di Romagna lungo la strada dei Romei.
La via dei Romei, al passo
Verso San Piero in Bagno
Il ritorno