mercoledì 28 febbraio 2018

Here comes the sun



It's all about perovskite.

“Perovskite currently has taken the lead among emerging photovoltaic (PV) technologies,” says Varun Sivaram, fellow for science and technology at the Council on Foreign Relations.

After the 'sunrush': what comes next for solar power?, di Adam Vaughan, The Guardian, 28 febbraio 2018.

martedì 27 febbraio 2018

Buran



Mi chiede Silvia, con un messaggio di mezzanotte, come si scrive Buran in russo. Il circolo di persone che si fanno attanagliare da certi interrogativi, e a certe ore, è ristretto ed eletto. Si scrive буран, con l'accento fonico sulla a. Sospettavo un'etimologia molto indo-europea - per le parentele rintracciabili in diverse lingue ferivate, e ho potuto verificare. In alto (da: The Nostratic Macrofamily: A Study in Distant Linguistic Relationshipdiy Allan R. Bomhard, John C. Kerns). Per esempio, in sanscrito bhuráti significa "muoversi rapidamente".

In basso, il буран, che doveva essere lo space shuttle sovietico. Lo vidi la prima volta che andai a Mosca al Gorky Park. Pagando, potevi entrare, e forse sederti al posto di comando di quel tempestoso velivolo. Mi impressionò molto.

Questo per me è un periodo molto centro-asiatico ed indo-europeo.


domenica 25 febbraio 2018

Forensic Architecture



Forensic Architecture’s reconstruction of the abduction of 43 students in Iguala, Mexico in 2014. Photograph: Forensic Architecture

Ma che interessante questa cosa qua.


“I was trying to show that there could be human rights violation by architecture and planning,” he says, “and that architects can be complicit.”

"They are engaged in a game of wits with military and security services. Their arena is shaped by surveillance and data collection – factors that give rise to well-founded fears that they might be abused by power. Forensic Architecture aims to make these techniques benefit rather than harm human rights. In a world saturated by images, where seemingly almost everything is exposed to view, they try to make visible those things that are kept hidden. They prefer to call their activity “counter-forensics”, “forensics” being “the art of the police”.


Forensic Architecture: detail behind the devilry, di Rowan Moore. The Observer, 25 febbraio 2018.

Dal 7 marzo al 6 maggio, a Londra, la mostra Counter Investigations: Forensic Architecture. Andrei a Londra solo per questo. E peccato che per altri motivi ci debba passare, ma un paio di settimane dopo.

mercoledì 21 febbraio 2018

Miti fondanti



All'interno del mio progetto-mondo (qui), sto leggendo un libro molto bello, Empires of the Silk Road, di Christopher Beckwith.

Inizia raccontando il "mito fondante" delle società centro-asiatiche indo-europee. Un bambino, di origine in qualche modo divina, viene abbandonato. Viene trovato da una qualche bestia, spesso un lupo, che se ne occupa. Cresce, a un certo punto si passa un corso d'acqua, o un mare. E' la storia di Romolo, ma è simile a tante altre, da Roma sino alle steppe orientali.

Il bambino torna a corte, dove però gli fan fare un lavoro umile, sino a quando, insieme al suo comitatus, si ribella e diventa lui il re. Il comitatus è il gruppo dei fedelissimi coi quali l'eroe ha stipulato un patto di sangue, che prevede che, se lui muore, i sodali si suicidano e vengano tumulati con lui (e i cavalli, e le armi..). E' il caso della Дружина russa ("drug", amico - si pensi ai "my droogs" di A Clockwork Orange: anche quello di Alex è in qualche modo un comitatus). E comitatus erano i Celeres di Romolo, ma l'istituzione poi si perse nel prosieguo della storia romana.

Il progetto-mondo assolve a più obiettivi, e per la sua versatilità mi sento di consigliarlo a tutti. Per esempio aiuta a distrarsi. Essendo il mondo là in basso, la testa sta qua in alto, molto in alto, che è il luogo migliore per pensare ad altro. Nel quadro delle questioni che abbisognano di distrazione, e in guisa quasi di dettaglio, menziono che ci si risparmia anche la campagna elettorale. Di essa mi sto del tutto disinteressando, e solo percepisco vagamente (perché vaghe sono le impressioni, qua tra le nuvole) un sentimento condiviso di grande speranza. La speranza che all'Italia non cada addosso anche l'asteroide.

Ma non preoccupatevi. Qua in alto, il mio comitatus e io siamo pronti per fermarlo.

sabato 17 febbraio 2018

Astroturfing: not a joke

"On or about September 13, 2017, KAVERZINA wrote in an email to a family member: “We had a slight crisis here at work: the FBI busted our activity (not a joke). So, I got preoccupied with covering tracks together with the colleagues.” KAVERZINA further wrote, “I created all these pictures and posts, and the Americans believed that it was written by their people.”

Il documento di accusa del Special counsel Mueller rimarrà alla storia, al capitolo: la politica ai tempi di Internet.

Justice Department’s special counsel, 16 febbraio 2018.

In Italia si iniziò presto con il, per così chiamarlo, "Internet-based astroturfing". Nel 1996, per opera della campagna elettorale di Prodi (con lui personalmente ignaro, ritengo).

giovedì 15 febbraio 2018

Mendace fatticità

Nell'ultimo mese ho letto due libri tra loro casualmente correlati. Il primo: The Buddhist Tradition in India, China and Japan di William Theodore De Bary.

Trovo certo buddismo a me congeniale. Per esempio l'idea Chan, e poi Zen, che non si deve dire, ma lasciare comprendere intuitivamente, e che affermando qualcosa, in un certo senso la si nega. E' un'idea molto sofisticata e io la pratico da sempre, nel senso che non l'ho mai praticata, insomma, fate un po' voi. Il libro mi ha poi portato a riflettere sul concetto buddista del nulla e dell'irrealtà del cosmo. Che alla fine, per come la vedo io, porta necessariamente a una scelta esistenziale ludica. Se nulla esiste, come trattenersi dal ridere? O almeno, da un sorriso, forse buddista. Ne risulta quell'infanzia (o adolescenza, nei casi più evoluti) infinita che ben conosciamo. Infinita nel senso del Saṃsāra buddista: se ci si trattiene a due passi dal nirvana, a campare si tira per sempre. Non era questo il punto, né tantomeno quell'obiettivo buddista che non ho ancora introiettato, ma pazienza.

Al concetto di irrealtà si collega il secondo libro che ho letto, un classico della letteratura sociologica: The social construction of reality di Thomas Luckman e di Peter Berger. La realtà è una costruzione sociale, per cui la fatticità di quel che ci circonda è una finzione. Sto semplificando per non farla lunga: il libro è affascinante e molto denso.

Si tratta di teorizzazioni che corroborano una certa mia inclinazione. Non ho mai creduto veramente nella realtà della realtà, che nella migliore delle ipotesi è comunque negoziabile. E anche per questo sono un ottimista: penso che, scartando, la realtà si possa sempre prendere di lato. Guardi altrove, lei si distrae, e tu passi.

Ma a volte la realtà scalcia ed è molesta. Non le si deve dar corda, e quando la si incontra ci si deve subito allontanare. Rispettosi, e con un sorriso buddista stampato in faccia. E' per questo che, da ieri, ho deciso di passare le mie giornate a lavorare nella sala lettura di una biblioteca.

martedì 13 febbraio 2018

Birmania



Claudio è andato in Birmania, con un mio amico. E' passato per Doha e per Chiang Mai in Tailandia.


Viaggio in Birmania (con passaggio da Doha).