giovedì 31 gennaio 2013

Conti segreti di Bárcenas: non sono io


Smentisco di aver mai ricevuto 4000 Euro, o qualunque altra somma, dal Partido Popular spagnolo.

Scherzi a parte, gran scoop de El País.

Las cuentas secretas de Bárcenas, El País, 31 gennaio 2013

mercoledì 30 gennaio 2013

La berlusconizzazione di Mario Monti


Mario Monti: "La vera ripresa si costruisce con le riforme. Lo confermano i dati del Fondo Monetario Internazionale. Se proseguiremo lungo il cammino intrapreso dal nostro governo, l'economia italiana crescerà del 5,75% nei prossimi cinque anni e del 10,5% nei prossimi dieci. Il percorso è segnato, non possiamo deviare"

Chiariamo: le previsioni indicate dal grafico sono numeri sparati totalmente a caso, con uso indebito del marchio "Fondo Monetario" e violenza al titolo "Prof." che precede il "Mario Monti". Il quale per coerenza intellettuale dovrebbe anche aggiungere che creerà un milione di posti di lavoro (due, tre... perché star bassi).

Si credeva che almeno rappresentasse una tradizione, storicamente minoritaria, di sobrietà e di serietà delle nostre classi dirigenti. Wishful thinking: ancora una volta dovremo alzare l'asticina del cinismo.



martedì 29 gennaio 2013

Stratificazioni


In fretta ho aperto un'anta della libreria bianca. Ho frugato con lo sguardo e afferrato il primo sacchetto di plastica. Ho messo dentro l'asciugamano.

All'uscita dalla piscina, e dalla doccia, ho preso l'asciugamento dal sacchetto, che ha fatto cadere sul suolo la saponetta della foto.

Nel mio ufficio, ne son convinto, un giorno tornerà alla luce anche il fratello della mummia di Ötzi.

The crisis drives me NUTS 2


(fonte: Istat, conti nazionali)

Gennaro mostra la riduzione del PIL tra il 2006 e il 2010 per diversi paesi. Sarabbe interessante, dentro a EU27, andare a vedere cosa è accaduto nelle regioni - o, per esser gergali, "il livello NUTS 2". Purtroppo i dati Eurostat non sono aggiornati. Si dovrebbe fare il giro di tutti gli uffici centrali di statistica per vedere cosa hanno pubblicato - ma allora, a cosa serve Eurostat?

Ho dato un'occhiata a cosa è avvenuto in Italia. Nel nord, il Nord-est è stato più colpito nell'annus terribilis 2009, ma poi si è ripreso meglio. La ripresa del 2010 non si è avuta nel Mezzogiorno. Un altro passetto indietro nel famoso percorso di convergenza - a cosa, ormai non è più chiaro.

lunedì 28 gennaio 2013

domenica 27 gennaio 2013

Lex Parsimoniae


La politica italiana è molto semplice e per questo non degna dello sforzo analitico di una mente sofisticata: raramente me ne occupo. Sciaguratamente, la nazionale tendenza all'arabesco conduce molti ad ingegnarsi per inventare una complessità immaginaria. Nella realtà, la verità, come una mela matura, si palesa davanti agli occhi di chiunque la voglia mordere con gusto.

Oggi desidero prendermela con Luigi Zingales.

In questo suo scritto dimostra efficacemente che Mario Monti è un quaquaraquà. Ma quale sprecato strofinio neuronale, quello di Zingales, laddove basta leggere un brevissimo tweet di @senatoremonti in vacanza a Davos:

"Con @paulocoelho momento interessante, sono stato con lui invece che con molti banchieri'"

Da uno che bazzica Paulo Coehlo bisogna stare alla larga. Punto.

sabato 26 gennaio 2013

Monte Cavallo

A Monte Cavallo sono affezionato e ogni tanto ci torno. Vi spiego come si fa.


Si parcheggia a Granaglione e ci si avvia. Ieri era l'imbrunire. Dietro agli alberi si intravede la luna.


Sei chilometri, e 500 metri di dislivello, e si arriva. Si crea la piazzola.


Si monta la parte interna.


Si stende il telo esterno.


Il mattino, fresco come una rosa.


Effettivamente, a poche centinaia di metri si trova il rifugio, riscaldato, con letto comodo e discreta refezione. Usarlo sarebbe troppo cheap.


Da Monte Cavallo si vede bene il crinale principale, con nomi evocativi come la Pedata del Diavolo e il Poggio dei Malandrini.


Lassù a Monte Cavallo c'è molta neve.


Dico, veramente tanta.


Una quantità considerevole di neve.


Neve dappertutto.


Dopo un po', tutta questa neve francamente viene a noia, e allora si torna a Granaglione, il paese che si vede là in basso.

giovedì 24 gennaio 2013

L'articulo



Il mio amico *P*, che lavora in amministrazione centrale (non dico il nome per intero, perché se lassù dove si può si venisse a sapere che mi rivolge la parola, potrebbe essere trasferito alla manutenzione dei giardini), segnala che in tutta una circolare del ministero l'articolo è diventato "articulo".

Parola sicuramente piana, non sdrucciola.

Decreto Interministeriale 28 dicembre 2012 -Piano straordinario 2012 – 2013 per la chiamata di professori di seconda fascia

PS. 26/1/2013: Miraculo! L'hanno corretto!

mercoledì 23 gennaio 2013

Il miracolo della tracimazione


Poche ore fa, le prime lacrime hanno iniziato a bagnare le guance della diga di Ridracoli (guancia destra).

Anche per quest'anno il mondo non finirà.

martedì 22 gennaio 2013

Gravity Light



Gravity Light.

Oppure, l'altro giorno su NPR: Inventors Design Lamp Powered Entirely By Gravity.

Massimo mi è testimone, ci avevamo pensato anche noi, ma poi, quando si trattava di progettare tutti gli ingranaggi, passammo al pensiero successivo. E' che noi pensiamo molto.

domenica 20 gennaio 2013

Il papà di Alberto


(foto dal blog: "Stalag 307")

Alberto sta facendo una cosa molto bella: leggete qui.

Spesso mi trovo a pensare al tradimento delle classi dirigenti, che considero una questione chiave nella nostra vicenda nazionale.

Qui si parla di 8 settembre, che con Caporetto è la data più importante della storia italiana del secolo scorso - o almeno di questa particolare trama, non secondaria, della nostra storia.


martedì 15 gennaio 2013

Портянки



L'Armata rossa abbandona le pezze ai piedi. Sento sulle mie spalle - o sotto ai miei piedi - la responsabilità di continuare questa tradizione. Non penso del resto che la mia reputazione ne risentirà.

Russian Military Ordered to Switch to Socks, di Andrew Kramer, 15 gennaio 2012, At War.

lunedì 14 gennaio 2013

Miguel Gila



Durante la guerra civile i franchisti lo misero davanti al plotone e spararono. Cadde al suolo senza essere colpito.

Divenne un grande comico. Faceva i suoi monologhi al telefono, e spesso parlava di guerra.

"Nos fusilaron al anochecer; nos fusilaron mal. El piquete de ejecución lo componían un grupo de moros con el estómago lleno de vino, la boca llena de gritos de júbilo y carcajadas, las manos apretando el cuello de las gallinas robadas con el ya mencionado Ábrete Sésamo de los vencedores de batallas. El frío y la lluvia calaba los huesos. Y allí mismo, delante de un pequeño terraplén y sin la formalidad de un fusilamiento, sin esa voz de mando que grita: "¡Apunten!, ¡fuego!", apretaron el gatillo de sus fusiles y caímos unos sobre otros. Catorce saltos grotescos en aquel frío atardecer del mes de diciembre. Las gallinas tuvieron poco tiempo para respirar, el que emplearon los del piquete de ejecución en apretar sus gatillos. Y sobre la tierra empapada por la lluvia, nuestros cuerpos agotados de luchar día a día"

domenica 13 gennaio 2013

PD e digitale: indietro tutta


Giuseppe Civati, un esponente del Partito Democratico, scrive:

"Il Pd che viene dal futuro, come abbiamo voluto chiamarlo, non può non raccogliere la sfida, e proporre, come sostengono motivatamente alcuni iscritti del Pd, che ci sia un ministero al digitale. La Francia lo ha fatto. Qui da noi sarebbe un segnale ancor più forte e rivoluzionario."

E' una proposta sciagurata e, temo, una finestra sullo stato confusionale in cui versa il PD quando si parla di innovazione tecnologica e in generale di riforme "abilitate da Internet".

Civati parla di segnale forte e mostra di cogliere la questione, ma con due decenni di ritardo: i ministeri "a tema" contribuiscono a legittimare una sensibilità, quando essa è emergente - si pensi al ruolo che giocarono i ministeri per l'ambiente. In questo senso, la proposta di Civati poteva andar bene, che so io, nel corso della campagna elettorale del 1994.

Già era in ritardo Silvio Berlusconi nel 2001, quando annunciò il suo "Mister I" (Lucio Stanca), al quale, con apposito ministero, fu assegnato l'incarico di ''digitalizzare e mettere in rete'' la pubblica amministrazione. Risultati, poco o nulla.

Le ICT sono "abilitanti" e trasversali. Quando in Italia si deciderà di fare sul serio, si riterrà di avere le spalle abbastanza larghe per realizzare delle politiche, e non per dare un segnale (qualcuno spieghi a Civati la differenza, nel caso).

Allora non si proporrà un ministero (struttura verticale), ma si ragionerà del funzionamento di strutture diverse (come la già esistente Agenzia per l'Italia digitale) in grado di realizzare riforme in cui il "digitale" è uno strumento, non l'obiettivo. E, nel dibattito sull'auspicabile riforma della PA, si discuteranno gli obiettivi che dovrebbe porsi l'attuale Ministero per la pubblica amministrazione e semplificazione, e di come concretamente questi possano essere colti, ovviamente con un utilizzo massiccio delle ICT.

Altrimenti, si richiami Lucio Stanca, o si rivoti direttamente Berlusconi, no?

Accorpamento delle province? No grazie


L'accorpamento delle province di Monti era una pessima idea: per fortuna è caduto il governo. Il punto di partenza di una riforma non può che essere l'accorpamento dei comuni, ed è semplicemente impossibile parlare di riorganizzazione (o eliminazione) delle province senza dire che cosa si vuol fare dei comuni.

E' deprimente che il dibattito su una questione così importante sia in mano a chi davvero non pare essere in grado di ragionare adottando un punto di vista di sistema.

Incappo nel blog di Antares, un piccolo centro di ricerca collegato all'Università di Bologna, e leggo un intervento di qualche mese fa. Cito:

"Ciò che le esperienze europee insegnano è che il livello di partenza per una riforma dell’assetto amministrativo è quello dei comuni, cioè il livello più prossimo al cittadino nell’erogazione di servizi pubblici. Questo tipo di riassetto in Europa è spesso stato regolato dall’alto. I paesi dove è avvenuto il consolidamento più radicale sono il Regno Unito, la cui riforma risale agli anni ‘70 e i cui comuni hanno oggi una dimensione media di 158 mila abitanti; la Danimarca che ha ridotto i propri comuni del 64% in un solo anno portandoli ad una dimensione media di 55 mila abitanti; la Germania che negli ultimi quattro ne ha ridotto il numero ad un ritmo del 7% annuo. In Italia attualmente abbiamo 8.092 comuni, numero pressoché stabile dal 1961 e la dimensione media è di 7 mila abitanti."

Sempre più mi convinco che per scovare pensate non banali e conformiste, nell'Italia conformista e banale di questi anni, si deve andare a frugare tra i sussurri di chi quasi non ha voce.

Regioni, provincie e comuni. In attesa di una grande riforma. Centro Studi Antares, 22 ottobre 2012.

sabato 12 gennaio 2013

Chi la la spia


Insegnamo ai nostri figli che "chi fa la spia non è figlio di Maria". Vi sono anche motivi culturali che impediscono l'adozione di misure che mettano i delinquenti l'uno contro l'altro, o che difendano quegli spioni che sono i "whistle blower".

L'unica eccezione, mi pare, è rappresentata dai pentiti di mafia e, prima di loro, da quelli di terrorismo. E la scelta del termine, "pentito", la dice lunga sull'idea che vi sta dietro: il pentimento è già redenzione.

Un po' di speranza: se ce la può fare la Spagna, che a retaggio cattolico non scherza, forse un giorno ce la faremo anche noi.

Los soplos permiten multar con 224 millones a 8 cárteles, Expansión, 12 gennaio 2012.

mercoledì 9 gennaio 2013

The One Trillion Coin


Una moneta in platino dal valore di quasi la metà del GDP italiano. Che idea geniale.

LET’S END THIS DEBT CEILING DEBATE WITH A $1 OZ. $1T COIN


Be Ready To Mint That Coin, Paul Krugman, The New York Times, 7 gennaio 2012.

Rage Against the Coin, Paul Krugman, The New York Times, 8 gennaio 2012.

Onda infinita


(click to enlarge!)

In questa mattina uggiosa, la speranza di poter vivere un giorno ai bordi di una piscina circolare con un'onda artificiale perpetua è motivo per tentare di arrivare a sera. Se poi penso che in casa (per i giorni piovosi: ma sarò sotto una bolla di plexiglas dove non piove, no?) potrei avere una endless pool, allora quasi sorrido.

Kelly Slater WAVE Co.

sabato 5 gennaio 2013

The end of journalism, as we know it


"Basically, the digital ad business for newspapers stinks."

La situazione assai problematica della stampa periodica, a livello mondiale, è ben riassunta da questo grafico (fonte: The Scariest Thing About the Newspaper Business Isn't Print's Decline, It's Digital's Growth, Derek Thompson, The Atlantic, 19 dicembre 2012.

Si vedano le conclusioni.

venerdì 4 gennaio 2013

La barzelletta di Democrazia 2.0

Lo stanco rito degli appelli ai partiti e ai candidati in vista delle elezioni ha partorito Democrazia 2.0.

Si pone una questione prioritaria, i "dati aperti". Non è necessario applaudire: l'Italia è in ritardo e invocarli è anch'esso diventato un rito. Più utile sarebbe sfidare i futuri governanti con richieste concrete, la cui realizzazione sia facilmente verificabile. Per esempio: "si chiede che l'Istat, entro sei mesi, metta a disposizione i suoi dati con modalità paragonabili a quanto già sta facendo la Banca Mondiale".

Le proposte 2, 3, 4, invece, sono il frutto di un imbarbarimento culturale. Per esempio, la 2: "dare pubblicità a tutte le riunioni politiche di vertice in live streaming e successiva archiviazione online, perché chi si candida alla guida del Paese non può e non deve avere niente da nascondere ai cittadini". Chiudo gli occhi e vedo le riunioni di Putin abitualmente trasmesse dalla televisione di stato russa.

Democrazia significa istituzioni democratiche. Le tecnologie sono "abilitanti", non "causanti". Forse dovrei spiegarmi meglio, ma invece no: dovrebbero saperlo bene persone sicuramente istruite, alcune delle quali fanno politica da decenni (vedasi, tra i firmatari, Vincenzo Vita). Sarebbe come spiegare una barzelletta: è sempre un errore.

Conosco diversi dei firmatari da molti anni. Gli innovatori digitali italiani sono al capolinea, anzi, non sono mai partiti. Mi ci metto anch'io, visto che anch'io c'ero: abbiamo fallito. Una proposta: bandiamo il termine "2.0" e rimettiamoci a studiare, iniziando, con umiltà, da un buon manuale di scienza della politica.

giovedì 3 gennaio 2013

Il russo, la morte sua.


E a proposito di "Estremismo, malattia infantile del comunismo", in russo, "Детская болезнь "левизны" в коммунизме" (qui il testo) fa tutta un'altra impressione.

Per massacrare verbalmente qualcosa o qualcuno, il russo è la morte sua.

mercoledì 2 gennaio 2013

La tuttologia, malattia infantile dell'intellettualismo (italiano)


Sugli economisti tuttologi si veda anche qui: Le ambizioni politiche sono sempre legittime, ma in questo caso si intersecano in modo perverso col tritacarne dei media, che crea i mostri tuttologi a la Panebianco.

Poi ci sono quelli che soffrono notando che la stampa non offre visibilità contando le citazioni di google scholar. They'd like to have it both ways: quasi una tragedia.

Buone notizie



Spagna (El País): Los accidentes mortales en carretera han vuelto a los niveles que había en 1960, cuando el parque automovilístico era de un millón de vehículos y solo había dos millones de conductores. Ahora hay 31 millones de coches y 26 millones de títulos de conducir.

Italia (Corriere della Sera): L'anno orribile dell'automobile. Il mercato torna ai livelli del 1979. Nel 2012 vendute poco di 1 un milione e 400 mila vetture.

Huffington Post: La vendita delle biciclette ha superato per la prima volta da diversi decenni quelle delle auto.

Devo solo scovare la notizia che è aumentato il consumo delle suole delle scarpe, e ho fatto giornata.

martedì 1 gennaio 2013

Il grattavenezia


A me le grandi opere piacciono, e mi dichiaro favorevole al grattacielo di Pierre Cardin a Marghera. Vediamo se i miei amici veneziani mi convincono del contrario. Perché queste sono le mie convinzioni, ma se non vi piacciono, ne ho anche altre.

Torre de la luz, sombra de Venecia, di Lucia Magi, El País, 1 gennaio 2013.