martedì 22 dicembre 2015

Amazon ed io



Amazon ormai mi chiama per nome.

Avendo il mio nome un'aria imperiale, mi hanno georeferenziato al viale delle Terme di Caracalla.

Che a Bologna non esiste. Ma non fa niente, il pacco lo consegnano. E ti poni delle domande (ad iniziare da questa).

lunedì 21 dicembre 2015

42, senza divagare



Quest'anno ha regalato tanti passi, addirittura in quattro continenti. Ci voleva una celebrazione, e ieri ho chiuso dicembre con un tributo, un rito, e un sacrificio di buon auspicio.

Sveglia alle 4:07 (le cose si devono sempre iniziare ai sette). Alle sei e qualcosa arrivo a Castelluccio, che si trova sopra Porretta Terme, e da lì mi incammino, al buio.

Sopra le luci ancora accese di Monteacuto, la prima alba mostra, lontano, il Corno.



Si fa giorno, e il sentiero dalla Madonna del Faggio sale ripido e raggiunge una parete verticale tagliata da una bella cascata.



Al Pian dello Stellaio la neve si deposita e rimane sempre più a lungo.



Lì, celebro la conquista del crinale guardandomi i piedi, non ritenendo opportuno, per via del freddo, scoprirmi l'ombelico.



Proseguo lungo il crinale e osservo la valle dell'Orsigna.



Mangio un panino davanti a una antica pietra di confine che si trova a Porta Franca. E' un luogo dove mi sono fermato tante volte, perché mi piace sedermi a cavalcioni sul confine. Piede destro in Toscana, sinistro in Emilia, e testa da nessuna parte.



Proseguo oltre il Monte Gennaio. Il Corno, che sembrava così lontano, è ora più vicino.



La Toscana è immersa nella nebbia.



Salgo sino al Passo dello Strofinatoio, sul quale hanno steso una coperta di neve.



Ecco il Corno alle Scale. Ora è a due passi, guardandolo penso a quanto sembrava lontano, e rifletto. Rifletto e ragiono, e improvvisamente mi appare in tutta evidenza una verità, una legge, anzi, "la Prima legge di Picci". Prendete nota.


Prima Legge di Picci:

Quel che si manifesta ad occhio nudo, per quanto sia lontano, è raggiungibile a piedi rapidamente
.



Proseguo sul bordo di quel che una volta era un ghiacciaio, sino al Lago Scaffaiolo.



Il lago è ghiacciato.



Questo sono io, seduto sulle acque. Camminarvici sopra sarebbe stato solo un déjà vu.



Dal Lago, voltandomi indietro, vedo nuovamente il Corno, ma dalla parte opposta rispetto alla partenza: l'ho superato ampiamente. Riflettendo su questo nuovo fatto, stabilisco il:

Primo corollario alla prima Legge di Picci

Quel che si manifesta ad occhio nudo, per quanto sia lontano, è superabile a piedi abbastanza rapidamente.

E' già l'ora di pranzo. Sosta con la faccia al sole, i cani del rifugio che vogliono il mio panino. Svogliato ce lo dividiamo, la parte più grande a me. Mi alzo e inizio il tragitto di ritorno.



Le vecchie pietre di confine mi piacciono molto.



Una faggeta. Ricordo di aver visto un bosco con i tronchi tutti torti. Si chiama "il bosco degli alberi danzanti" e si trova dalle parti di Kaliningrad. Molto bizzarro. Qui da noi i tronchi sono ragionevolmente dritti.



Il sole è ormai basso, e decido una provocatoria incursione sino al confine della Contea di Monte Cavallo. Come è noto, essa è attualmente dominata dalle forze del male.



Come tramonta il sole dalla Contea di Monte Cavallo, così sconfiggeremo il male, e innanzitutto riotterremo l'apertura della fontana pubblica che hanno fagocitato per dispetto.



La chiesa di Castelluccio: come ero partito col buio, col buio ritorno.

Quest'anno ha regalato tanti passi ed è stato bello ringraziare il dio delle camminate e rivolgere un auspicio per il futuro. Ieri, giorno centrale nella settimana dei Saturnali, ho realizzato una specie di rito pagano. Non ho sacrificato un bue, o altro animale alla moda degli antichi. Ho invece sacrificato un po' me stesso, perché alla fine ero stanco, alla fine il bilancio è di 42 km, percorsi senza divagare.

Senza divagare, si procede verso la meta (una meta qualunque). E' un procedere che ci rende parte di un disegno superiore, anche se futile, governati, come si è, dalla legge fondamentale del camminare (la Prima Legge di Picci e il suo Corollario).

domenica 13 dicembre 2015

Convergenze



Quando iniziano a manipolarti le coordinate temporali in questo modo, capisci che, malgrado tutto, con loro c'è un terreno comune.

venerdì 11 dicembre 2015

Boschi: dimissioni spaziali



Ho un motivo più urgente (rispetto ad altri avanzati in questi giorni) per suggerire al ministro Boschi le dimissioni.

Ha invitato il Capitano dell'Aeronautica Militare Cristoforetti alla "Leopolda". Un ministro dovrebbe sapere che davvero è inopportuno invitare un militare a una manifestazione di partito. Se non le è chiara la questione, non è all'altezza del suo ruolo.

Boschi invita Cristoforetti, e lei: non vengo alla Leopolda Agenzia DIRE, 11 dicembre 2015.

La Repubblica



Raramente accuso qualcuno di mala fede. Ma nel caso de La Repubblica (nazionale o locale), è evidente che per spiegare quel che fanno non basta ipotizzare l'inadeguatezza professionale dei giornalisti.

(Cronaca di Bologna, oggi).

giovedì 10 dicembre 2015

Perseverando




Ale ha avuto l'onestà di dichiarare che il regalo gli faceva schifo, così gliel'ho requisito. Avevo capito a metà il significato della scritta, tradotta dalla negoziante in un inglese approssimativo.

Ma ho fatto le ricerche necessarie. C'è scritto:

"Perseverando, un uovo impara a camminare"

Mi pare bella. E' la maglietta che avevo ieri, durante sei ore di lezioni.

Oggi è l'ultimo giorno del semestre. Anche quest'anno mi sono divertito, e anche gli studenti hanno riso molto, ma sono incerto riguardo ai loro motivi.

martedì 8 dicembre 2015

Queerness, of one kind or another


Waiting down on the corner
Miss Jimmie and Miss Anne
They said, ‘Let’s go up to Billy’s house,
He’s got a couple of strange friends there.’
So I went up to the fourth floor
And much to my surprise
Nobody looked at my body
They were all looking at my eyes


Sweet Jane, from "The Complete Matrix Tapes"

""I imagined teen-agers wandering in off the street, paying two dollars and hearing something that cut so gently against the grain of its time, while pointing toward other places where differences—queerness, of one kind or another—would be welcomed and, eventually, celebrated."

The Velvet Underground in California, di Alex Abramovich, The New Yorker, 8 dicembre 2015.

Blue Origin



Donald Trump se l'è presa con Jeff Bezos e con il Washington Post (vedi qui.

La risposta di Bezos, come si suol dire, è stata meditata.

E così mi accorgo che quelli di Blue Origin sono finalmente riusciti a fare atterrare in verticale il vettore usato. Il geek che è in me dici: impressionante.

Se guardate il video qui sotto, e non emerge il geek che è anche in voi, significa che proprio non c'è.

sabato 5 dicembre 2015

Alle mie scarpe



(Sottotitolo: sono un poeta)


     Leggere volaste pei sentieri
     di 4 continenti

     Che lieve vi sia
     la discarica

venerdì 27 novembre 2015

Vacuità ministeriale



"Giuliano Poletti: "Il voto non serve a niente nel lavoro. Meglio un 97 a 21 anni che un 110 e lode a 28"

E, dico io, è meglio fare colazione con un caffé, che cenare con un piatto di spaghetti.

Per chi si laurea a 28 anni anziché a 21 dovremmo anzitutto interrogarci sul perché. L'han tirata per le lunghe, complice una famiglia generosa, o hanno lavorato qualche anno dopo il diploma? Dato che in Italia le persone adulte studiano poco, vogliamo sparare contro le poche che lo fanno?

E il voto di laurea conta. Innanzitutto, in qualche misura riflette la qualità della preparazione. Inoltre, è un segnale positivo circa le caratteristiche e le qualità della persona.

L'università è un'istituzione complessa, e alla complessità sarebbe bene portare qualche rispetto, soprattutto quando si hanno responsabilità di governo: Giuliano Poletti, perito agrario dalle forti braccia, è il Ministro del lavoro. Per esempio, evitando uscite che in un certo senso non sono neppure sbagliate, ma sono, ed è peggio, vacue. Come affermare che è meglio fare colazione con un caffè, che cenare con un piatto di spaghetti.

domenica 22 novembre 2015

Toccar con mano



La futilità esistenziale va insegnata sin da piccoli, anche per mmezzo di opportuni strumenti didattici.

Hangzhou, 20 novembre 2015.

mercoledì 18 novembre 2015

Son tanto avanti



E' dai dettagli che si capisce che noi non ce la possiamo fare.

Zijingang International Hotel, Hangzhou, Cina. Sede del Sixth Asia-Pacific Innovation Conference, 19-21 novembre 2015.

martedì 17 novembre 2015

In alto a sinistra



Aeroflot va bene. Una flotta molto giovane, aerei pieni, e un'immagine trasformata rispetto al passato.

Il consulente strategico per la trasformazione fu McKinsey & Co. Ad un certo punto, immagino, avranno dovuto decidere che fare del vecchio logotipo. Lo mantennero, e oggi, a livello planetario, Aeroflot è l'unico veicolo di rilievo della falce e martello.

La falce e martello continua a volare per concessione del capitalismo - questo è un modo di vederla. Però, nel mentre, continua a volare, in barba al capitalismo. E questo è l'altro.

Ci son di quei pensieri un po' hegeliani che, alla fine di una certa dialettica, ti consegnano qualcosa che non sai bene se è come diresti, o il suo contrario.




Ho volato con Aeroflot per la prima volta. A Mosca cadeva un po' di neve.



In aeroporto vendevano t-shirt con sopra Putin. Ai tempi dell'URSS, del grande lider semmai facevano una statua, anzi, cento. Pagliacciate, no. Era un'altra cosa. Questo è un modo di vederla. Però, intanto, mica le ha le t-shirt, che so, Renzi. E questo à l'altro.

Ripartito da Mosca, in aereo ho letto abbastanza. Per esempio, l'intervista a Volk, l'inventore della manovra del Cobra Pugachev. Una manovra molto particolare, e molto torta.



Quando ho guardato la mappa l'aeroplano aveva disegnato un linea che tagliava gran parte dell'Asia. Un tragitto un po' torto, anche se meno di un Cobra Pugachev. Stessa scuola, ho pensato, e forse è questo il modo di volare russo: dondolandoti lateralmente mentre di proietta verso la destinazione, nel cervello causa un moto. Un moto che, per parallassi incrociate, ti porta a vedere le cose in un verso, e nel loro opposto.

E il modo di viaggiare russo ha avuto importanti conseguenze storiche, in passato. E questa è un modo di vederla.

sabato 14 novembre 2015

martedì 10 novembre 2015

La spending review e il super consultant / 2

E così, dopo Cottarelli, si è dimesso anche Perotti (vedi qui).

Che la cosiddetta spending review fosse una "cagata pazzesca" (cit.), dal punto di vista logico e persino culturale, l'avevo scritto tre anni abbondanti fa, quando in ballo c'era Carlo Cottarelli.

Scrivevo che "l'affidamento al 'super consulente' (diciamo meglio: un super consultant) comunica l'inadeguatezza delle istituzioni ordinariamente preposte al controllo della spesa pubblica e rimanda al concetto di emergenza, che è italianissimo ed è per questo che non diciamo 'emergency', se non quando vogliamo vagamente riferirci a degli ospedali nel lontano Afghanistan. Tutta l'operazione, insomma, è condotta su un terreno semantico a noi ben noto e, per questo, confortevole."

Nessuna persona sensata poteva cascarci: ne escon male innanzitutto Cottarelli e Perotti, che si sono prestati. Per quest'ultimo, poi, viene scherzosamente in mente il motteggio di "cornuto e mazziato", considerato che neppure si è fatto pagare (*).

E la crisi di certa disciplina economica sta tutta qui, in un abissale scollamento dalla realtà.

La speding review e il super consultant, Lucio Picci, 4 luglio 2012.

(*) Era consulente "a titolo gratuito" (vedi qui). Gli economisti da tempo teorizzano l'esistenza dei free lunch.

Pasolini ruvido



A me piace il Pasolini ruvido, non quello di cui recentemente sono stati fatti i santini in occasione dell'anniversario dell'omicidio. Ieri sera in Piazz San Francesco, Bologna.

"Ma lei non sa cos'è un uomo medio: è un mostro, un pericoloso delinquente, conformista, colonialista, razzista, schiavista, qualunquista!"

Pier Paolo Pasolini.

8.11.15 Raduno nazionale Lega Nord, Piazza Maggiore - Bologna.
Sabato 7 ore 11:00 commemorazione a Porta Lame / dalle ore 16 pomeriggio antifascista in Piazza San Francesco.
Domenica 8 ore 10:00 piazza XX settembre.

mercoledì 4 novembre 2015

Emilia-Romagna: le riforme in famiglia



Il marito (Salvatore Vassallo) che scrive il libro bianco (a titolo non oneroso, per carità) per la riforma dell'amministrazione di cui la moglie (Elisabetta Gualmini) è vice-presidente e assessore.

Una stampa locale che non si pone neppure il problema.

Più che di un libro bianco, ci vorrebbe un "bignamino", sul concetto di conflitto di interessi e, più semplicemente, sul senso di opportunità e di pudore.

Una Regione da cambiare. Tutte le inefficienze e i costi inutili. Corriere di Bologna, 4 novembre 2015.

lunedì 2 novembre 2015

Neoforlinisi



Neoforlinisi, isola monoposto autocostruita 42 cm nautici a sud di Agathonisi.

C'è chi nella vita lascia un segno.

domenica 1 novembre 2015

Roma, in sintesi





Per un tricolore che abbassa la testa, un nero che la alza.

lunedì 26 ottobre 2015

Il gettone nell'I-Phone



Annunciata in powerpoint, ci è voluta una settimana per avere il testo della Legge di stabilità del Governo Renzi.

Nella foto, una tabella allegata al testo. Immagine grafica, non accessibile, non rispettosa, tra l'altro, della Legge 9 gennaio 2004 (cosiddetta "Legge Stanca") sull'accessibilità di contenuti e servizi Web.

E' un po' come il gettone nell'I-Phone.

(segnalazione di Marta Fana)

Ivano Dionigi



In un articolo sul Corriere di Bologna del 24 ottobre, il Rettore dell'Università di Bologna Ivano Dionigi dichiara, commentando il "tormentone" primaverile che lo vedeva possibile candidato alla carica di sindaco di Bologna.

"Dionigi sindaco è un’agenda che avete fatto voi, la cosa non mi è mai appartenuta" [...] «io l’ho percepita anche come manovra di disturbo nei miei confronti».

Nel sito dell'Università di Bologna non si trova alcun comunicato stampa in cui il Rettore Dionigi abbia mai smentito le voci insistenti (*). Abbondarono invece, nella stampa locale, affermazioni e commenti in senso opoposto.

La partecipazione di Dionigi alla manifestazione conclusiva della campagna elettorale del futuro Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, "nelle prime file", insieme a "tutti i vertici del partito" (vedi qui), del suo mandato è stata una delle pagine più tristi. Perché, a volte, "triste" è peggio di "vergognoso".

Ma il tempo si appresta ad essere galantuomo: il mandato di Dionigi scadrà tra pochi giorni.

(*) Un comunicato stampa di Finmeccanica del 15 ottobre scorso recita: "[...]Mauro Moretti, [riguardo] alle valutazioni svolte dagli analisti in relazione alla possibile candidatura a Sindaco di Roma, smentisce categoricamente tale possibilità".

sabato 24 ottobre 2015

Первый учитель



Chi ieri si fosse perso, in Cineteca, "Первый учитель" di Andrej Končalovskij, non disperi: si trova anche su Internet.

Una delle sette persone circa presenti in sala, a fine proiezione, mi ha chiesto di raccontargli l'inizio del film, perché se l'era perso. Mi ha fatto sentire importante.

Questa sera mi perderò Сибириада.

Dura 275 minuti. La Cineteca annuncia che "nell'intervallo tra le due parti, light buffet".

E' il buffet light che mi ha un po' trattenuto. Sono contrario al concetto di light. Sarò invece da amici a dar fondo a una partita di carne abruzzese. Anche "Siberiade" si trova su Internet, in russo coi sottotitoli. Sto valutando se proporlo per la visione a cena.

E tornando al tema: un film da cinque ore io sono pronto per affrontarlo, ma il buffet deve essere heavy. Nel caso qualcuno della Cineteca legga, prenda nota.

#Tortellinicontrosalvini



Mi piace la piega situazionista che stan prendendo gli eventi.

mercoledì 21 ottobre 2015

Nevone e passatelli



L'utensile della foto lo costruì mio nonno Luigi tra il 1929 e il 1930. Serve per fare i passatelli.

Lo costruì da un pezzo di lamiera. Guardando i fori con attenzione, si nota che non sono tutti uguali: furono realizzati con un trapano a mano.

I primi mesi del '29 furono quelli del "nevone". Non so se quest'oggetto esistesse già al tempo del nevone. Forse no: mio nonno, credo, si sposò pochi mesi dopo. Immagino che si diede da fare, a tempo perso, vittima dell'idea giovanilista di essere un bravo marito operoso.

Mi piace però pensare che al freddo di quell'inverno, l'inverno del nevone, qualcuno si ricaldasse coi passatelli. L'utensile costruito da Luigi, detto Gibi, ora è appeso a una parete e i passatelli non li fa più. Del resto, non c'è bisogno di riscaldarsi, perché l'autunno è mite.

martedì 20 ottobre 2015

Vivir es fácil con los ojos cerrados



Nel 1966 John Lennon fu nel desierto de Tabernas, dove si trova la "Hollywood spagnola", per girare "How I won the war". Un professore di inglese di Albacete vi si reca per incontrarlo.

Ieri sera ho visto Vivir es fácil con los ojos cerrados, un bel film allegro di un paio d'anni fa.

Tre film in tre giorni: mi sento un ingranaggio di una grande macchina che si è impossessata di me.

domenica 18 ottobre 2015

Horizon Beautiful



Due film in meno di 24 ore. Poco fa, l'incantevole Horizon Beautiful, dove ho ritrovato Addis Abeba.

Un film che, se ne hai bisogno, ti ricolloca in armonia col creato.

Io non ne ho bisogno. Per esempio, in questo periodo sono felicissimo di vivere in una città che ha un'eccellente cineteca

E poi, si dica quel che si dica, come si vive nel posto di lavoro è importante. E fortunatamente coi miei colleghi in questo periodo ho dei rapporti ottimi, oltre che articolati.

The Lobster



Ieri sera ho visto The Lobster, un film allucinato e allucinante.

Questa notte ho avuto i primi incubi, che credo dureranno quarantacinque giorni. Al termine dei quali, mi trasformerò in un alligatore e andrò a fare polpette del regista, di tutti i suoi collaboratori, degli attori di ogni gerarchia e comparse incluse.

In alto, la vignetta della settimana, di altro tema.

mercoledì 14 ottobre 2015

Isaac Babel e gli economisti



Oggi, in una assemblea di economisti, ho parlato della figura e dell'opera di Isaac Babel. Odessa e la sua comunità ebraica all'inizio del XX secolo; la partecipazione di Babel alla guerra civile nei primi anni '20, con l'Armata rossa. Il suo rapporto con Gorky e, infine, il colpo alla nuca del NKVD che lo uccise.

Ho parlato della sua opera. Come esempio, ho letto l'inizio del suo "Racconti di Odessa", nel mio russo un po' stentato.

Avrei voluto leggere tutto il libro, ma dal pubblico mi hanno interrotto più volte, anche in quel modo rumoroso che hanno gli entusiasti.

Mi pare però che ad alcuni tra i presenti Babel sia risultato francamente antipatico. Molti sono usciti dalla sala, per rientrarvi più tardi. Un buon numero, invece, è rimasto ad ascoltarmi sino alla fine e con un certo interesse.

Credo che sia la prima volta che degli economisti, intesi come comunità professionale, riflettono sulla figura di Babel.

Conclusione provvisoria: di questo grande scrittore, gli economisti hanno un'opinione articolata.

martedì 13 ottobre 2015

Lonely Embassy



Dal sito ufficiale dell'Ambasciata d'Italia all'Asmara. Pagina "visite e turismo".

"Per informazioni sul turismo in Eritrea si può consultare la guida Lonely Planet"

E' un messaggio tutto sommato onesto.