lunedì 26 novembre 2012

Primarie e Corruzione

Introduzione

In questo articolo, il più breve che abbia mai scritto, dimostro che vi è un legame positivo e statisticamente significativo tra i voti ottenuti nel primo turno delle "Primarie di coalizione" da Pierluigi Bersani e Niki Vendola e il livello di corruzione nelle regioni, come misurato dall'indice di Golden e Picci (2005). Per il candidato Matteo Renzi, la relazione, statisticamente significativa, è invece negativa.

L'analisi dei dati

La correlazione tra le percentuale dei voti validi ricevuti, su base regionale, e l'indice di corruzione Golden-Picci è negativa per Bersani e Vendola, e positiva per Renzi, con valori-P pari a, rispettivamente, 0,007, 0,018, e inferiore a 0,000. Nell'interpetare i risultati, si tenga presente che l'indice di Golden e Picci attribuisce valori elevati alle regioni caratterizzate da livelli modesti di corruzione, e viceversa.

Nella figura 1, per i due candidati principali si mostra la relazione lineare stimata.

Figura 1. Indice di corruzione Golden-Picci e voti ai due candidati principali
Quadro a.

Quadro b.


Conclusione e discussione

Questo breve articolo, nella sua insensatezza e conseguente inutilità, auspicabilmente mi permetterà di vincere l'ambito Ig Nobel Prize, e così di coronare uno dei sogni della mia vita.

Bibliografia
Golden, Miriam A e Picci, Lucio. 2005. Proposal for a New Measure of Corruption, Illustrated with Italian Data. Economics and Politics, Vol. 17, n. 1, pp. 37-75.

I numeri per governare

Ho molto rispetto per i milioni di italiani che ieri sono andati a votare alle primarie del centro-sinistra, e forse meno rispetto per me stesso, considerato che tra i cinque candidati non ne ho trovato uno che mi abbia convinto.

Però, che a tante ore dalla chiusura dei seggi ancora non abbiano ancora pubblicato i numeri della contesa offre la misura di quanto pregiudicate siano le capacità progettuali-organizzative del PD. Dopo tanti anni di "selezione avversa", il partito è in mano a persone che non conoscono il mestiere. Si tratta di persone alle quali i numeri per governare mancano in più di un senso.

sabato 24 novembre 2012

All'armi!


Il nuovo ministro della difesa della Federazione Russa, Sergey Shoygu (nella foto) ha deciso di revocare la decisione del suo predecessore, che aveva instaurato "sistema di Bologna" per tutte le scuole militari. Il titolo è minaccioso: "Shoygu ha preso d'assalto la Carta di Bologna". Io già ho l'elmetto in testa.

"С 2013 года в военных учебных заведениях России отменят болонскую систему обучения офицерского состава, введенную прежним руководством Минобороны. Заработать новая схема еще не успела: в 2010 году из-за нехватки офицерских должностей был приостановлен приём в военные вузы и бакалавров с магистрами в армии не появилось.

Министр обороны Сергей Шойгу отменил еще одно непопулярное решение своего предшественника — проводимую ведомством реформу военного образования. С 2013 года в военных учебных заведениях России отменят болонскую систему обучения офицерского состава, предполагающую три уровня по западному стандарту — бакалавриат, специалитет и магистратуру, сообщат «Интерфакс» со ссылкой на источник, знакомый с ситуацией."

Шойгу взял штурмом бумажную Болонью, di Варвара Петренко, Сергей Смирнов, Наталья Зиганшина, Gazeta.ru, 23 novembre 2012.

venerdì 23 novembre 2012

Il Bosforo


Ci vennero a prender col rimorchiatore, ma solo ora comprendo la questione.

mercoledì 21 novembre 2012

Caffè


Vado a prendere un caffè, e questa volta non userò il piattino.

lunedì 19 novembre 2012

Di cosa parliamo



Per controllare i conti si fa la "spending review": concetto forse estraneo alla nostra cultura, non può chiamarlo in italiano un governo che nemmeno lui ci crede.

La Federazione italiana degli editori dei giornali, nell'ultima sua relazione annuale (PDF corposo), afferma (pg. 55) che il mercato pubblicitario dal 2008 "vive una stagione di 'up and down'". Neppure i giornalisti trovan più le parole per parlarci, in italiano, della realtà di questo Paese - nei suoi alti e bassi.

Le primarie del PD son combattute dai "magnificient 5", e commentate su twitter con un hashtag, csxfactor, ispirato a un formato televisivo anglosassone (X factor). Il dibattito, quello, è "all'americana". Scelte coerenti, per un partito di marziani.

Chissà se un giorno riconquisteremo la nostra lingua.

sabato 17 novembre 2012

iFrog



Chissà se ci sono anche applicazioni per gatto.

Atlante della Corruzione


Alberto Vannucci ha scritto un libro, "Atlante della Corruzione" (Edizioni Gruppo Abele) che così inizia:

"Nel giugno 2009, dopo aver tenuto una lezione su Le teorie della corruzione ad Acireale, presso la Scuola superiore della pubblica amministrazione, dovevo raggiungere l'aeroporto di Catania in tempo per il volo di ritorno. La sede di Acireale ha una collocazione magnifica, ma piuttosto decentrata, per questo mi ero accordato con il tassista che, dopo avermi accompagnato al mattino, si era offerto di tornare a prendermi più tardi. Puntuale, l'ho trovato fuori dal portone, in attesa. Di certo aveva subdorato che ero un professore in trasferta, con diritto al rimborso delle spese di missione. L'accento forestiero, la destinazione "scolastica", l'insolita richiesta di una ricevuta al momento del pagamento erano indizi consistenti.

Dopo aver scantonato per viuzze secondarie, evitando con perizia i principali ingorghi del giorno e concedendomi persino una fulminea deviazione verso uno scorcio turistico del centro di Catania, nei paraggi dell'aeroporto il tassista ha assunto un tono più confidenziale. Mi ha raccontato di certi miei colleghi professori che al termine della corsa gli chiedevano una ricevuta in bianco, che a volte esageravano un po', finivano per reclamare rimborsi di cifre esorbitanti, ma lui per gentilezza sempre acconsentiva. Confesso di non aver capito nulla, pensavo volesse stigmatizzare la condotta di quei disonesti, cosa che ho fatto anch'io, associandomi nel biasimo.

All'arrivo in aeroporto, invece, la proposta: "Allora professore, quanto devo segnare? Me lo dica lei, tanto ci mettiamo d'accordo.." L'intesa era sul piatto: io pago un po' di più per la corsa, in cambio lui attesta il pagamento di una somma ancora maggiore, che comunque mi sarà restituita integralmente. Colto alla sprovvista sono riuscito a borbottare: "No, no, metta la cifra giusta..." Al che lui, per togliermi dall'imbarazzo - perché tra i due lo ero sicuramente più io di lui - ha concluso serafico: "Ma sì professore, fa bene, per qualche euro in più non ne vale la pena..", perché un conto è sporcarsi la coscienza per qualche spicciolo, un altro spartirsi qualche migliaio di euro in fondi pubblici."

Mi immagino la scena di Alberto col tassinaro siculo. Quasi la vedo davanti agli occhi.

Ho anche ordinato un "atlante della corruzione" spagnolo, Aquellos maravillosos años". Ne parlarono l'estate scorsa a Carne cruda, una bella trasmissione della radio nazionale spagnola poi soppressa dal governo Rajoy (per interposto esecutore).

lunedì 12 novembre 2012

Execution, possibilmente capital

Il Corriere delle Comunicazioni, quindicinale dedicato alle TLC, mi regalò un abbonamento.

Una collezione di titoli dall'ultimo numero:

"Agenda, ora l'execution"

"Una roadmap per il cloud"

"De Longhi: IT un asset strategico per la crescita"

"Agenzia, incognita governance"

"Manca una vision politica"

"Smart city? Ci vuole l'anima"

"Svolta Fttc, Italia alla sfida vectoring"

"Rivoluzione crowdfunding"

"Mopile payments, Italia al decollo"

"Smart city, è l'ora di un call for ideas"

"Do not track, per la UE ancora troppo annacquato"

"Sms versus social messaging"

Sappiate inoltre che:

"Le big telco virano sul cabinet"

Non ho mai letto nessun articolo di questo Corriere delle Comunicazioni, ma i titoli, i titoli sono un mantra.

venerdì 9 novembre 2012

Le stelle


Le nostre costellazioni sono i disegni di stelle luminose che si stagliano nel buio. Gli Inca invece nel cielo vedevano zone scure, disegni di animali mitologici nel sottofondo luminoso della Via Lattea: che strana idea, pensai.

Però, quando vidi il cielo stellato a 4000 metri di quota in mezzo al lago Titicaca, con la luce della galassia che permetteva di camminare nel buio altrimenti assoluto, mi resi conto che là le costellazioni non potevano che essere così.

Nella nostra vita non esistono più ne' costellazioni, ne' stelle, perché le luci che sono ovunque hanno eliminato la notte.

Nel "patto di stabilità" di Monti (nomen-omen?) c'era una norma per risparmiare energia riducendo l'illuminazione notturna delle strade. Vi si è ironizzato sopra e a nessuno è venuto in mente di precisare: "Si, cambiamo, ma non per risparmiare: per riveder le stelle".

Ora quella norma è stata tolta. Non è che mi senta orfano, e certo non vorrei passar per colui che vuol che il Paese brancoli nel buio. Io poi, per tirare avanti mi arrangerò: io, le costellazioni le faccio anche unendo i lampioni del quartiere.

Stop alla norma Cieli Bui sull'illuminazione, Corriere della Sera, 9 novembre 2012.

Kubrick


Qui le altre.

martedì 6 novembre 2012

Grazie Mitt


Visualizzazione ingrandita della mappa

Ieri Mitt è venuto a fare un bel discorso a Yardley, PA. A Yardley trascorsi qualche ora la scorsa primavera (qui le foto). Invitai a cena la mia famiglia americana in un bel ristorante vicino al fiume. Preciso: una delle due mie famiglie americane, quella che non mi cacciò di casa. Mi raccontarono che non potevano soffrire Obama, ma neanche il Tea Party, e che avrebbero votato Mitt, anche se non ne erano entusiasti. "Old Republicans", in gergo. E però, orrore, prestavano fede ai birther. Che imbarbarimento.

Io ringrazio Mitt per il bel pensiero nei miei confronti. So che anche se il mio nome non l'ha fatto ieri alla folla (o magari sì, che non ho ascoltato il suo discorso sino alla fine), era sottinteso. Ora però Mitt, per cortesia, anche tu, prendi la strada dei giardinetti. Grazie Mitt.

View more videos at: http://nbcphiladelphia.com.

Goodbye Nate Silver


E' vero che non seguo il calcio e questo mi dà un bonus di tempo libero. E' vero che non guardo mai la televisione e il bonus aumenta. Ma per fortuna che oggi si vota, dato che ho anche altre cose da fare.

"All of this leaves Mr. Romney drawing to an inside straight. I hope you’ll excuse the cliche, but it’s appropriate here: in poker, making an inside straight requires you to catch one of 4 cards out of 48 remaining in the deck, the chances of which are about 8 percent. Those are now about Mr. Romney’s chances of winning the Electoral College, according to the FiveThirtyEight forecast".

Nov. 5: Late Poll Gains for Obama Leave Romney With Longer Odds, Nate Silver, The New York Times, 6 novembre 2012.


lunedì 5 novembre 2012

Pier Cesare Bori


Lo incontrai anni fa nel cortile di Palazzo Hercolani, sede di quel che era la Facoltà di Scienze Politiche a Bologna. Lo fermai e gli chiesi di Tolstoj. Parlammo a lungo, mi condusse nel suo ufficio e mi regalò una copia di un suo libro, che lessi con diligenza e piacere.

Pier Cesare Bori è stato un professore d'altri tempi, un esempio del meglio che il suo tempo abbia lasciato all'accademia e alla società italiana: persona intelligente, colta perché curiosa, onesta.

Una vita per i diritti umani. Si è spento Pier Cesare Bori. Ilaria Venturi, La Repubblica, 5 novembre 2012.

Giovannini Bling-Bling


Antefatto: quasi due anni orsono si chiuse l'ISAE, che aveva un modello econometrico, e i dipendenti passarono all'ISTAT. L'ISTAT ha deciso di rifare un nuovo modello, con l'aiuto esterno di alcune persone che conosco e che stimo. Un bel modello strutturale d'antan (cos'è un modello strutturale).

Oggi l'ISTAT inizia a pubblicare le sue previsioni: ecco qui.

Che enorme stupidaggine. Per un verso, le priorità erano altre. Che ciascuno faccia il suo mestiere: l'ISTAT deve produrre statistiche e non ne produce abbastanza. Non sappiamo abbastanza del funzionamento dell'amministrazione pubblica, per esempio. Le statistiche giudiziarie a disposizione sono del tutto inadeguate per informare un dibattito serio sulla giustizia. Eccetera. Si dirà, i nuovi assunti erano economisti. Bene, potevano essere impegnati per l'analisi di dati esistenti e attualmente sotto utilizzati.

Inoltre, in una situazione di diffusa "innumeracy", si genera confusione: che cosa saranno per il pubblico le previsioni dell'ISTAT? previsioni "autentiche", "col timbro", e migliori delle altre? E se il pubblico capirà che sono previsioni come le altre, non si intaccherà anche la credibilità delle statistiche? Opinione l'una, opinione l'altra, no?

Enrico Giovannini, il presidente dell'Istat, grazie a questa operazione acquisterà maggiore esposizione mediatica. Lui forse ne beneficerà, il Paese no.

Forse però la confusione sui dati è proprio quel che vogliamo: diciamo un miliardo per dire molto, e per esprimere esattamente la stessa quantità potremmo riferci al fantastilione di Topolino. I numeri sono quantità retoriche, che solo per un istante ci distolgono da quel che veramente ci interessa: l'arabesco, che in Italia è, per dirla con Flaiano, la strada più diretta tra A e B.

¡Tranquilo, saldremos de esta!


"El Roto" oggi.


domenica 4 novembre 2012

Lighter, Lighter!

Qui.

E qui.

"Toothbrush. 0.2 Oz. Pick one with small brush area, cut handle in half."

giovedì 1 novembre 2012

FiveThirtyEight

Per lunghi mesi ho evitato di farmi risucchiare dalle elezioni presidenziali statunitensi. Ma alla fine, come si fa a resistere a quest'orgia di numeri? I can resist everything but numbers.

I contributi di Nate Silver, per esempio, mi han fatto perdere abbastanza tempo. Un giorno farò anch'io un modello del genere, per prevedere i risultati elettorali in tutte le prefetture della Galassia.

Small Tony


"Di Pietro si è quindi affidato ai suoi elettori: «ci aiutino o a maggio andiamo a casa, killerati dal sistema che non ci vuole più»." (Post.it oggi).

Certe dichiarazioni illuminano e chiariscono tutto. Meglio di una fotografia.