domenica 31 agosto 2014

Il raid di settembre, sbagliato

Equipaggiamento leggero, da "raid", 24 ore con in mezzo la notte: il raid di settembre fu un tentativo di ritualizzazione di tre anni fa.

C'è chi salta i tombini, chi conta i passi. Mi han raccontato persino di un folle che quando nuota conta le bracciate. I miei riti sono molto più normali, come si confà a una persona molto equilibrata.

Avevo deciso di prendere il primo bus da Porretta, una volta arrivato col treno, ovunque andasse. Così, per dare un tocco di aleatorietà all'impresa. Mi son trovato a Castelluccio, e poi a Pennola.



E' risaputo che la montagna fa bene per tante cose, ma non per il senso dello humor.



Tresana è un borgo quasi perfetto. C'ero già passato tempo fa, per caso.



Quando vedo dall'alto la Valle dell'Orsigna, mi fermo sempre e osservo il panorama. Altrimenti, di solito mi scruto i piedi.



In mezzo alla nuvola c'è il Passo dello Strofinatoio.



L'ultima volta che passai dal Lago Scaffaiolo, pochi mesi fa, c'era ancora la neve ma era sereno. Ho superato il lago e son disceso nel versante toscano, lungo un contrafforte che porta alla bellissima foresta di Mandromini.



Dormire al bivacco Le Roncole sarebbe stato troppo facile.



Se non si arriva col buio non c'è l'idea dello sforzo e non conta.



C'è chi in montagna vede daini, cervi, persino il lupo. Io solo mosche, lumaconi senza guscio, e rospi.



Per arrivare qui, ovviamente mi son perso. Ma questo è il posto migliore per dormire.



La mattina, mi son svegliato e ho pensato di fare il giro alto. Mi sono perso nuovamente, e dopo un anello da un'ora e mezzo e dislivello, mi son trovato nel punto di partenza. Mi sarei messo a piangere. Mi perdo sempre e dovrei smettere d'andare in montagna con me.



Da Maceglia si può andare praticamente dappertutto. Io mi son diretto verso Pracchia.



Dove ho fatto il bucato, perché non potevo fare l'autostop odorando come una capra.



Forse allora c'erano anche i fiori. Spero.



Fuori Pracchia, l'incrocio con la strada che percorre la valle dell'Orsigna è un buon punto per fare l'autostop. Almeno, con me è andata bene.



Alla fine, 52 km e 2500 metri di salita.

Mentre quel pazzo che guidava raddrizzava le curve della "traversa di Pracchia", ho pensato, mica è settembre ancora, e poi ho impiegato 25 ore, una in più del consentito. Insomma, ho sbagliato il rito. Dovrò ripetere il "raid" nel prossimo mese, e ho deciso che conterò anche i passi. Sono convinto sia meglio.

venerdì 29 agosto 2014

Chi è Putin: e buona notte



Chi è Putin, veramente? Ora lo sappiamo.

Da cinquant'anni a questa parte, la televisione russa trasmette un programma per bambini, che si intitola Buona notte, piccoli!.

Apprendiamo che Putin ha suggerito un nuovo personaggio per quel programma, e che questo presto farà la sua prima comparsa. Che Putin guardi quel programma, e che si sia preso la briga di ideare e proporre (o imporre) un nuovo personaggio - un bambolotto-alfa, probabilmente - chiude il dibattito.

"В детской программе «Спокойной ночи, малыши!», отмечающей 50-летие, появится новый герой, идею которого подсказал президент Владимир Путин. Об этом рассказал Александр Митрошенков, председатель совета директоров телекомпании «Класс!», выпускающей детскую программу.

Путин подсказал нового персонажа для передачи «Спокойной ночи, малыши!», РИА Новости, 29 agosto 2014.

mercoledì 27 agosto 2014

Burger King and I




Nella prima ora del mio primo giorno di lavoro a Burger King, il mio manager, che si chiamava Vito Bisogna e credo mi avesse assunto unicamente per solidarietà tra compaesani, in una stanza nel retro mi fece vedere il filmino (filmino in cartridge: i video iniziavano giusto a diffondersi, nel 1982) che raccontava la storia dell'impresa, a partire dal numero uno, il primo ristorante che nel '53 aprirono in Florida. Noi non eravamo troppo distanti, nella periferia di Atlanta solcata da quella Memorial Drive che fu l'asse dei miei spostamenti per lunghi mesi, prima che mi cacciassero da casa.

Apprendo che Burger King si trasferisce in Canada. Ne sono addolorato. Lo considero un tradimento della nostra immagine corporate.

Ps. Quello in basso sono io. Non il nero, l'altro.

(vedi anche: Due gradi di separazione)

Is the Burger King-Tim Hortons Deal About More Than Taxes?, di Vauhini Vara, NPR, 26 agosto 2014.



martedì 26 agosto 2014

ICReach



Del resto, quando la filosofia è "collect it all", dovrai ben dotarti di uno strumento di ricerca.

The Surveillance Engine: How the NSA Built Its Own Secret Google, di Ryan Gallagher, The Intercept, 25 agosto 2014.

domenica 24 agosto 2014

Graduatorie estive





In Italia, il mondo dell'informazione è peggio di quello della politica. Per decidere dove collocare la società civile e soprattutto noi intellettuali, devo aspettare sera: non bevo mai superalcolici la mattina.

mercoledì 20 agosto 2014

Sprezzatura Zen



Poi ho letto Il Cortegiano di Baldassarre Castiglione. Decisione presa dopo che, mentre faticosamente cercavamo la via dal Monte Amaro, cercai di spiegare a Juan Carlos e a Antonio il concetto di sprezzatura. Goffamente, e non solo per via dei limiti del mio spagnolo quando dovrebbe raccontare un concetto difficile, ma anche perché il concetto è, appunto, difficile. Così decisi di approfondire.

La sprezzatura è una qualità zen, nel senso che si può tentare di comprenderla solo nel silenzio, e di descriverla, al massimo, per mezzo di kōan, di enunciazioni laterali: nel momento in cui cerchi di spiegarla, già la stai negando.

Negando, non nel senso di, "If I point to the moon, don't dwell on my finger!" (vedi questa discussione). Come approssimazione, vale il, "non mi occupo della luna", e più precisamente, "qui si stava parlando d'altro".

Ma tutto questo ragionamento è già troppo laborioso, quindi è il contrario della sprezzatura. Non parlerò mai più di sprezzatura in vita mia. Questo scritto si autodistruggerà tra sette minuti, in modo naturale e senza sforzo apparente.

lunedì 18 agosto 2014

Le capital au XXIe siècle



Molto ci sarebbe da dire sul "capitale" di Piketty. Mi limito a citare il paragrafo conclusivo di questo libro, che mi ha fatto buona compagnia per parte dell'estate. Anche una buona piadina fa compagnia, e il caffè. Anche durante la pausa-caffè medito produttivamente.

"Mais il me semble que les chercheurs en sciences sociales de toutes les disciplines, les journalistes et les médiateurs de tous supports, les militants syndicaux et politiques de toutes tendances, et surtout tous les citoyens, devraient s’intéresser sérieusement à l'argent, à sa mesure, aux faits et aux évolutions qui l'entourent. Ceux qui en détiennent beaucoup n'oublient jamais de défendre leurs intérêts. Le refus de compter fait rarement le jeu des plus pauvres."

La questione è di metodo solo in apparenza, e il problema forse è particolarmente acuto in Italia, dove il dibattito pubblico soffre molto dell'assenza di una solida base di evidenza quantitativa. Non solo sui redditi e i capitali, ma un po' su tutto.

No Place to Hide



E' quella stagione dell'anno in cui si toglie polvere ai programmi, li si rinnova, e a volte li si rivolta. Quest'anno nel mio corso di economia dei media entra "No Place to Hide" di Glenn Greenwald, uno dei bei libri che ho letto in vacanza. Perché io non sono mai in vacanza: anche quando apparentemente non faccio nulla, in realtà, come minimo, sto meditando produttivamente.

sabato 16 agosto 2014

It's so meta



D* che fotografa L* che fotografa M* che fotografa un artista che riproduce un'opera.

La riproducibilità dell'opera d'arte nell'epoca della famiglia Picci-Tesei.

venerdì 15 agosto 2014

Αθήνα

Atene ha senso solo se vista come esperimento.































































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