Una settimana a Mosca mi ha fatto capire un po' di cose.
La lotta per il rispetto dell'Articolo 31 della costituzione (il diritto a manifestare) va avanti e cesce: si trovano il 31 di ogni mese e le prendono dalla polizia.
Su questo tema, Putin è stato sorpreso fuori gardia mentre prendeva il te con Yury Shevchuk, il cantante dei DDT. Nell'articolo citato, alcune interessanti considerazioni linguistiche.
Questa mattina, l'autista che mi portava all'aeroporto, zigzagando tra i 120 e i 140 in tutte le corsie ma con ovvia preferenza per quella di emergenza, mi dice che più entri nel bosco, più legna trovi. Insomma, più ti addentri, più le cose si complicano (Чем дальше в лес - тем больше дров).
Buona descrizione di questo paese, in cui la verità si complica e si parcellizza, ognuno ha la sua, ma forse non crede neppure a quella. Lucio, provocante: "Ma allora, quali siti Web mi conviene leggere?" Stas, serio: "Nessuno. Ti conviene che mi contatti su skype e ti spiego io".
Ho sentito storie sulla ricchissima
moglie del sindaco, e anche qualcosa su suo marito, ma meno. In questo caso, la questione mi pare chiara: il sindaco decide dove si può costuire e le imprese della moglie costruiscono. La più tradizionale tra le macchine per fare i soldi, in versione matrimoniale.
Ah, e poi hanno raso al suolo il Rossya (foto), il primo albergo in cui capitai a Mosca. Credo che fosse il più grande al mondo. Quando ci dormii io ne funzionava soltanto un ottavo o circa, ed era comunque molto grande. Un po' mi dispiace. Non so quale impresa stia costruendo in quell'area pregiatissima, chissà.