giovedì 30 maggio 2013

Jimi Hendrix First Guitar



Anch'io da qualche parte ho una foto con la mia prima chitarra, autocostruita! Con una posa simile, tra l'altro. Poi le cose andarono a finire diversamente.

mercoledì 29 maggio 2013

In orbita



Un italiano è in orbita (dal sito Aeronautica Militare). Se non mi sbaglio, sarà il primo italiano a fare un EVA (Extravehicular Activity).

L'anno prossimo ho in programma un corso di boxe alla Palestra del T.P.O.. Fatto quello mi dedicherò all'astronautica e diventerò cosmonauta.

С Байконура стартовала ракета «Союз» с экипажем экспедиции на МКС, 29.05.2013, 00:40 | «Газета.Ru»

La Illogistica / 2

Poi da Varsavia è partito per Colonia, da Colonia per Bergamo, e alle 7 e 23, un'ora fa e minuti, è arrivato a Bologna.

Per cui riassumendo: Shangai, Incheon, Almaty, Varsavia, Colonia, Bergamo, Bologna. Questo il viaggio di un prodotto dalla fabbrica al consumatore.

E' Bergamo che mi disturba un po'.

martedì 28 maggio 2013

La Illogistica

Affascinato sto seguendo il tracking di un nuovo computer in arrivo. Alle 5:08 di ieri è partito da Shangai.

Alle 7:36 è arrivato a Incheon, Korea del Sud, ed è ripartito poche ore dopo.

Alle 15:11 di oggi è arrivato a Almaty, Kazachstan. E' ripartito alle 17:13.

Alle 18:41, ovvero 10 minuti fa, è arrivato a Varsavia, Polonia.

Se vi interessa vi tengo informati.

Illogistics (The Urban Dictionary):
"The planning, implementation, and coordination of the details of a business or other operation in preparation for an event that is mythological or totally insane."

lunedì 27 maggio 2013

Central Park, 1973



Non ho mai giocato a calcio, a Central Park, a piedi nudi, nella tarda estate del '73. E confesso che mi manca.

Chi lo fece, dando senso alla sua vita, se desidera potrà lasciare un commento. Oppure se preferisce lasci la questione così, indefinita, come dovette apparire allora, nella tarda estate del 1973, a Central Park, a piedi nudi e cercando con lo sguardo la palla che chissà dov'era.

(Cliccare per render più grande)


Il numero di Bologna: 11,7



Se io facessi parte dell'oligarchia moralmente corrotta che governa e fa affari a Bologna, non mi preoccuperai tanto per la sconfitta al referendum per la scuola pubblica - per il deludente 41%, insomma.

Mi preoccuperei molto di più per la scarsa affluenza - lo stesso alibi che in queste ore i dirigenti cittadini stanno accampando per scrollarsi di dosso la sconfitta.

Il numero che guarderei con molta preoccupazione è 11,7. E' la percentuale di elettori che la più grande coalizione di potere apparente che questa città abbia mai visto è riuscita a mobilitare per la sua causa. Non lesinando impegno.

Se fossi l'Arcivescovo di questa città, Carlo Caffara, in quel numero leggerei l'incapacità di convincere ad andare a votare persino chi va a messa. I fedeli non ascoltano i loro parroci e neppure il loro Arcivescovo.

Nulla di nuovo, si dirà: quarant'anni orsono vi fu il referendum sul divorzio e l'Italia di svegliò secolare e post-cattolica. Son passati 40 anni, ma i rapporti con la Curia, o il Vaticano, sono definiti in termini antichi: chi ha pretese di governo dà soldi e accetta i divieti stabiliti (matrimonio gay, fecondazione assistita) e qualche scampolo di una visione del mondo pre-conciliare, per ricevere in cambio, se il prezzo è ritenuto giusto, uno sguardo benevolo o almeno non ostile.

Se fossi credente giudicherei offensivo un tale scambio mercantile che, inter alia, costituisce l'ingranaggio essenziale del patto fondativo del Partito Democratico. Non sono credente, ma ho un'opinione diversa della religione cattolica, che è insultante ridurre alla somma "soldi + divieti". Ieri molti cattolici, non votando o andando contro le indicazioni di voto dei parroci e dell'Arcivescovo, han dimostrato di essere migliori cristiani di loro. E di avere un rapporto con le questioni di fede non mediato dalla gerarchia, che è poi l'essenza del discorso: sono secolari, post-cattolici e, verrebbe da dire, quasi protestanti. Per eresie analoghe in passato finì abbastanza male.

E se fossi nel Sindaco Virginio Merola, leggendo quell'11,7%, telefonerei a Sergio Cofferati per apprendere la strada per Bruxelles, dove il nostro ex-sindaco approdò al termine di un pessimo primo mandato. Perché se qualcuno si metterà in testa di fare una lista civica, con criterio, spirito inclusivo, e con un candidato anche solo discreto, Merola sarà sconfitto. Perché ieri abbiamo appreso che il "mercato politico" di Bologna è ora molto aperto.

sabato 25 maggio 2013

Benvenuti alle Termopili

Al termine di una lunga e incosciente strisciata nascosto dall'erba alta, nel corso di una battaglia a sassate contro i barbari che vivevano dall'altra parte del campo, alzato lo sguardo mi trovai davanti agli occhi le gambe del nemico. Forse anche a causa di questa attitudine da incursore, e malgrado io non ami le metafore militari, domani sarò al fianco dei pochi, contro i tanti. Domani voterò "A".

E siccome il mio coraggio arriva solo sino a un certo punto, spero che anche domani, come allora, poi non infieriscano.

"Davanti a tutto questo le poche decine di volontari raccolte intorno al comitato referendario sembrano i trecento spartani di Leonida alle Termopili. Stanno lì in mezzo al passo, fermi, volantino e banchetto al posto di lancia e scudo, a ricevere l’urto della più larga coalizione di apparati di potere politico-economico mai vista: amministrazione comunale, partito di maggioranza, principali partiti d’opposizione, Curia, Cei, Cl, Cisl, Legacoop, Confcooperative, Associazione commercianti. Il variegato esercito di Serse che vuole schiacciarli, per poter dilagare e prendersi tutto.

Si sa come è andata a finire la battaglia. Ma si sa anche come andò a finire la guerra."

Benvenuti alle Termopili, Wu Ming, Internazionale, 21 maggio 2013.

La dieta montagne turche



"Davide Dragone, Francesco Manaresi e Luca Savorelli, ricercatori rispettivamente dell’Università di Bologna, della Banca d’Italia e della University of Saint Andrews in Scozia, hanno dimostrato infatti che la riduzione del consumo di tabacco, ottenuta attraverso tasse e divieti antifumo, può anche concorrere in modo significativo alla diminuzione dell’obesità."

A Luca Savorelli, col quale ho più confidenza, suggerisco: dai vostri risultati si desume una nuova dieta. Inizi a fumare come un turco -> dimagrisci, poi smetti di fumare -> dimagrisci ulteriormente, poi riprendi a fumare, eccetera. Propongo di chiamarla la "dieta montagne turche".

Contrordine fumatori: «Smettere fa dimagrire», Andrea Rinaldi, Il Corriere di Bologna, 24 maggio 2013.

Elephants without borders

Conosco una persona che da ieri mattina è incollata a questa cosa qua.

Elephants Without Borders

giovedì 23 maggio 2013

Build your own AK47



"Forget 3-D printed guns. Inside a "build party" where anyone can make a rifle that no cop will ever know about."

Inquietante. Anni fa mi baloccai con l'idea di andare a Izhevsk, in Udmurtia, poi non si presentò l'occasione. Nella fabbrica dei Kalashinikov, la Ижевский Mашиностроительный Завод, costruivano anche degli stupendi sidecar che sembravano usciti da un film di Borat.

I Built This AK-47. It's Legal and Totally Untraceable. Di Bryan Schatz, Mother Jones, 23 maggio 2013.

La realtà a Bologna



Si è ironizzato sul fatto che il PD sarebbe scollato dalla realtà. Nell'occasione del referendum bolognese sulle scuole pubbliche ha dimostrato il contrario, al fronte di un'alleanza che parte dalla Curia, passa per la Lega, indugia a lungo dalle parti di CL, e abbraccia il PDL tutto. Da un lato, vi è un'Università in mezzo a una notte buia. Dall'altro, le tombe dei glossatori de Il Mulino.

Il PD e i poteri forti? Smettiamola con queste sciocchezze: non esistono in Italia i poteri forti, se con questo intendiamo la capacità di cambiare la realtà. C'è, forte, il potere di autodifesa e di veto, che coincidono perfettamente.

E' questa la realtà? Certamente. E' la realtà di un declino che non si ritiene di poter arrestare. E' il realismo dei rent-seeker, di gruppi dirigenti che hanno ancora qualcosa da difendere, per loro. E' la realtà di un potere moralmente corrotto.

Mancava la benedizione della prima pagina del Resto del Carlino, che nella liturgia di rito felsineo ha un suo significato, e oggi è arrivata. E allora, chapéu.

Arbitrista, mai



Vorrei chiarire: se sempre dico e scrivo cazzate, è perché non voglio ridurmi, anch'io, a fare l'arbitrista. Se non fosse per questo, avrei anch'io idee stupende per fermare il declino.

"The arbitristas proposed that Government expenditure should be slashed, that the tax-system in Castile should be overhauled, and the other kingdoms of the Monarchy be called upon to contribute more to the royal exchequer; that immigrants should be encouraged to re-populate Castile; that fields should be irrigated, rivers be made navigable, and agriculture and industry be protected and fostered."

John H. Elliott, Imperial Spain: 1469 - 1716.

Arbitrismo, Wikipedia


я не уверен, что "нет", и не уверен, что "да".



"Io non credo che l'acqua l'abbiano chiusa per un guasto". Come meglio riassumere la totale mancanza di fiducia in Russia.

Dall'ultimo album di Вася Обломов.

Вася Обломов - Жаль текст песни(слова)

domenica 19 maggio 2013

A fascinating mistake

"The book is also at times a fascinating read, since the author draws on such an eclectic mix of examples and narratives."

Che poi è un modo gentile e sottile per dire che ho sbagliato mestiere. Almeno, at times.

venerdì 17 maggio 2013

La Linea Vannucci



Sono appena stato a pranzo con Alberto Vannucci, quello della "linea Vannucci" (dal blog di Pippo Civati). In questo paese allo sbando, sono l'unico a cui è stata spiegata la linea, proprio davanti ai miei occhi.

Nella foto, Alberto e la sua linea.

giovedì 16 maggio 2013

Con l'acqua che tira



Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove su i pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude,
Ermione.
Odi? La pioggia cade
su la solitaria
verdura
con un crepitío che dura
e varia nell'aria
secondo le fronde
più rade, men rade.
Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe
non impaura,
nè il ciel cinerino.
E il pino
ha un suono, e il mirto
altro suono, e il ginepro
altro ancóra, stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.
E immersi
noi siam nello spirto
silvestre,
d'arborea vita viventi;
e il tuo volto ebro
è molle di pioggia
come una foglia,
e le tue chiome
auliscono come
le chiare ginestre,
o creatura terrestre
che hai nome
Ermione.
Ascolta, ascolta. L'accordo
delle aeree cicale
a poco a poco
più sordo
si fa sotto il pianto
che cresce;
ma un canto vi si mesce
più roco
che di laggiù sale,
dall'umida ombra remota.
Più sordo e più fioco
s'allenta, si spegne.
Sola una nota
ancor trema, si spegne,
risorge, trema, si spegne.
Non s'ode voce del mare.
Or s'ode su tutta la fronda
crosciare
l'argentea pioggia
che monda,
il croscio che varia
secondo la fronda
più folta, men folta.
Ascolta.
La figlia dell'aria
è muta; ma la figlia
del limo lontana,
la rana,
canta nell'ombra più fonda,
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su le tue ciglia,
Ermione.
Piove su le tue ciglia nere
sì che par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pesca
intatta,
tra le pàlpebre gli occhi
son come polle tra l'erbe,
i denti negli alvèoli
son come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta,
or congiunti or disciolti
(e il verde vigor rude
ci allaccia i mallèoli
c'intrica i ginocchi)
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su i nostri vólti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m'illuse, che oggi t'illude,
Ermione.

La Pioggia nel Pineto, Gabriele D'Annunzio, 1902

Da Trieste in giù



1978. Ora la Raffa distesa al Vaticano (2'48'') a predicare l'amore sbarazzino non sarebbe possibile.

venerdì 10 maggio 2013

Gli economisti e il PD

La crisi dovrebbe insegnare un po' d'umiltà a noi economisti. Ma gli economisti sono come il Partito Democratico: non imparano, perché sono gli altri che non capiscono. E i colleghi economisti che stanno leggendo sappiano che se non sono d'accordo è perché si ostinano a non capire.

Dani Rodrik: "Contemporary economics in North America has one great weakness, and that is the excessive focus on methods at the expense of breadth in terms of social and historical perspective. PhD programs now train applied mathematicians and statisticians rather than real economists. To become a true economist, you need to do all sorts of reading – from history, sociology, and political science among other disciplines – that you are never required to do as a graduate student... There are powerful forces having to do with the sociology of the economics profession and the socialization process that tend to push economists to think alike. Most economists start graduate school not having spent much time thinking about social problems or having studied much else besides math and economics. The incentive and hierarchy systems tend to reward those with the technical skills rather than interesting questions or research agendas. An in-group versus out-group mentality develops rather early on that pits economists against other social scientists. All economists tend to imbue a set of values that tends to glorify the market and demonize public action."

What is wrong (and right) in economics?, 7 maggio 2013.

Alfredo Landa



E' morto Alfredo Landa. El icono del landismo.

Muere el actor Alfredo Landa, mito del cine español, Gregorio Belinchón, El País, 9 maggio 2013

lunedì 6 maggio 2013

Ultimaker live!



Lo so che con la storia che la stampante 3D finalmente funziona sto esagerando. Ma se sono un ossessivo-compulsivo non è certo colpa mia. E poi dopo l'ora e venti di riunione delirante nella centralissima Via Zamboni, vedere l'Ultimaker in azione mi quieta. L'unica soddisfazione deriva dalla certezza che anche chi ho incontrato sicuramente, e nella migliore delle ipotesi, sta pensando ora: "che delirio però".

Ah, ecco cosa volevo dire: guardare una stampante 3D in azione può anche avere un beneficio terapeutico.

No, in realtà stavo pensando ad altro: la stampante è di Massimo, ma moralmente la sento un pò mia, perché per montare il kit ci lavorai tre giorni. Ecco quel che volevo dire: se tutto fosse venduto in kit finalmente supereremmo il problema dell'alienazione marxiana, e dai e dai torneremmo all'infantile, ma appagante, fase del "è tutto mio".

Facciamo così, mi impegno a non bazzicarci più, per Via Zamboni.

domenica 5 maggio 2013

Ultimaker up and running



C'erano solo due fili invertiti, per questo non andava.

giovedì 2 maggio 2013

Oggi

Notizie odierne o recenti.

Napolitano al secondo mandato come Presidente della Repubblica.

Alfano (PDL) Ministro dell'interno, Letta (PD) Primo ministro.

Un italiano su quattro ha votato un partito politico fondato da Grillo.

Attendo solo che mi dicano che oggi in Vaticano c'erano due Papi, e poi veramente mi farò vedere.

Io si



L'autoreferenzialità come forma d'arte.

E se non la pensiamo allo stesso modo, io si.