Oltre Monte Poggiolo c'è una strada di ghiaia che costaggia i calanchi.
Proseguendo in bicicletta, a un certo punto si incontra una panchina che serve per fermarsi a meditare sui calanchi e la calanchità: condizione del calanco, condizione impervia scoscesa e forse sterile. In realtà non so bene che cosa sia la calanchità ed è anche per questo che si medita.
A ben guardare in quella vista, il trattore ha disegnato un cuore, perché il romagnolo, in fondo, è un tenero.