"Nella elaborazione di questa "storia della Cartografia Italiana delle Isole Egee e dell'Albania", ricostruendo cronologicamente i lavori eseguiti e i fatti avvenuti, abbiamo cercato - per quanto è stato possibile - di ricordare non solo i vari lavori geodetici, topografici, cartografici e idrografici realizzati sin dall'inizio della storia stessa, ma anche i nomi delle persone e degli enti che ad essi parteciparono.
Qualche nome, qualche fatto, o il titolo di qualche carta potrebbero essere sfuggiti - involontariamente - alle rierche, a causa del tempo trascorso e degli eventi bellici che portarono alla distruzione di molti documenti, rendendo difficili le indagini.
Pertanto, benchè non si tratti di icuria nè di sottovalutazione, chiediamo scusa a coloro che potrebbero sembrare essere stati dimenticati.
L'Autore".
L'autore è Carlo Traversi, il libro, mio coetaneo, la Storia della Cartografia Italiana delle Isole Egee e dell'Albania, edito dall'Istituto Geografico Militare, è al mio fianco.
Se esiste la reincarnazione, io fui cartografo, e credo di essermi riconosciuto nella sbiadita figura n. 35, con descrizione "La sera nell'accampamento di un ufficiale topografo: fuochi e agnelli allo spiedo".
Sto cercando di convincere Giovanni ad andare in missione a Firenze, presso l'Istituto Geografico Militare, per raccogliere le nostre carte. Un fatto dovuto, quindi inevitabile.
Ho in mente, sempre, la carta di Borges, la carta di riferimento, la 1:1, el mapa a igual tamaño. Anch'io ne feci una, credo di ricordare, in un'altra vita.
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