domenica 23 ottobre 2011

جامع الفنا (Jāmiʿ el-Fnā)




L'anziano taxista apre il bagagliaio. "Guardi, non abbiamo valige" "No, è per la sedia". Raccoglie la sedia pieghevole sotto gli alberi, dove stava a fare chiacchiere con gli altri taxisti in attesa davanti all'albergo. Pattiamo il prezzo, 50 Dirham, 5 Euro scarsi. Siamo qui per via della corruzione e subito attacco bottone. "La corruzione è la legge del più forte, a me per non prendere la multa chiedono dei soldi, ad altri, no".
"Il Marocco ha una nuova costituzione, di stampo più liberale", incalzo. "Non cambia niente, quel che c'è scritto non conta". Alla fine, concede, forse la situazione è un po' migliorata rispetto al passato. E' una persona informata e intelligente.

Arriviamo nel miracoloso casino di Jāmiʿ el-Fnā. Dieci Dirham di mancia, paghiamo 60. "Abbiamo bisogno di una ricevuta". "Che data devo mettere e che cifra". "50, quel che abbiamo pagato". Ovvio.

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