sabato 25 maggio 2013

Benvenuti alle Termopili

Al termine di una lunga e incosciente strisciata nascosto dall'erba alta, nel corso di una battaglia a sassate contro i barbari che vivevano dall'altra parte del campo, alzato lo sguardo mi trovai davanti agli occhi le gambe del nemico. Forse anche a causa di questa attitudine da incursore, e malgrado io non ami le metafore militari, domani sarò al fianco dei pochi, contro i tanti. Domani voterò "A".

E siccome il mio coraggio arriva solo sino a un certo punto, spero che anche domani, come allora, poi non infieriscano.

"Davanti a tutto questo le poche decine di volontari raccolte intorno al comitato referendario sembrano i trecento spartani di Leonida alle Termopili. Stanno lì in mezzo al passo, fermi, volantino e banchetto al posto di lancia e scudo, a ricevere l’urto della più larga coalizione di apparati di potere politico-economico mai vista: amministrazione comunale, partito di maggioranza, principali partiti d’opposizione, Curia, Cei, Cl, Cisl, Legacoop, Confcooperative, Associazione commercianti. Il variegato esercito di Serse che vuole schiacciarli, per poter dilagare e prendersi tutto.

Si sa come è andata a finire la battaglia. Ma si sa anche come andò a finire la guerra."

Benvenuti alle Termopili, Wu Ming, Internazionale, 21 maggio 2013.

2 commenti:

  1. La vergogna dell'informazione italiana è che il referendum bolognese è passato come un referendum pro o contro le scuole private. Mentre qui si parla di dove devono andare i soldi pubblici.
    E io continuo a chiedermi ma chi è che voterà ancora PD alle prossime elezioni?

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  2. Il referendum era annunciato da tempo, ma sicuramente il momento di crisi profonda del PD non ha aiutato quel partito ad avere una risposta serena. Si sono sentiti minacciati da quattro scalcagnati e hanno risposto con tutta la potenza di fuoco di cui son stati capaci. Non mi sorprende. Per quanto riguarda la vergogna dell'informazione italiana... neppure essa mi sorprende: si sa. Insomma, ora che con una certa soddisfazione ho dimostrato che nulla mi sorprende, posso anche salutarti. E prova a fare un salto a Bologna, magari. Questo si che mi sorprenderebbe!

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