venerdì 18 aprile 2014

Renzi e i fantastilioni dell'ICT



Matteo Renzi: "Ma si è innescato un processo di revisione della spesa che si basa sull'utilizzo dell’innovazione tecnologica nella pubblica amministrazione che ci consentirà di recuperare 6 miliardi quest’anno, 15-17 il prossimo e oltre 30 nel 2016." (Matteo Renzi: "80 euro in più in busta paga a 6,5 milioni di persone. Agli altri tra 60 e 80", L'Huffington Post").

Anni fa scrissi un articolo (Misurare l'e-government. Il caso italiano. Rassegna Atrid n. 2, 2006) in cui sostenevo che le promesse di risparmi miracolosi grazie all'ICT dell'allora governo Berlusconi fossero un caso di "utilizzo dell’informazione (apparentemente) quantitativa per fini puramente retorici. Si tratta di un fenomeno diffuso: talvolta diciamo 'un milione' per dire 'tanto', e '120 per cento' per dire 'tutto'".

Renzi segue la stessa strada, ma le sue cifre roboanti inducono a un giudizio retrospettivamente benevolo nei confronti dell'allora ministro Lucio Stanca che, tutto sommato, di risparmi pudicamente prometteva solo "140 milioni di euro nel 2006 e 660 milioni annui a regime".

Così non si ottiene nulla, così si perde altro tempo.

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