venerdì 18 novembre 2016
L'arte del rilancio
Sto studiando il referendum. Prima considerazione, a latere (e irrilevante rispetto al merito della proposta):
Quando avrà vinto il "si" (poniamo), e si constaterà che non si saranno manifestati gli effetti salvifici promessi (come è avvenuto per jobs act, "buona scuola", 80 euro, ecc.), si dovrà rilanciare ancora.
E' incerto se, per farlo, si proporrà l'indispensabile Grande Riforma Intergalattica, oppure si convincerà il Paese che è assolutamente necessario modificare i Dieci Comandamenti. E' difficile rispondere, essendo la politica, nell'epoca di Matteo Renzi, l'arte del rilancio possibile.
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La buona scuola sta avendo i suoi effetti nelle scuole, e c'e' bisogno di tempo prima che si creano nuovi sistemi meritocratici. Gia' nelle scuole aumentano i progetti grazie agli insegnanti di supporto. Gli 80 euro, a chi li ha presi, hanno dato un effetto immediato. Il PIL sta salendo. Il jobs act ha determinato un aumento dell'occupazione e dei posti a tempo indeterminato. Se vincesse il SI, potremmo vedere gli effetti di un parlamento più efficiente, se vincesse il NO, nulla cambierebbe... cosa conviene rischiare?
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