martedì 14 febbraio 2017
Stoner
Alla fine, ho letto Stoner. Era lì, "in fila", da tempo, da quando me ne aveva parlato D*, e mi aveva riferito che vi si trovava già enunciata la tesi dell'accademia come "terapia occupazionale" (qui).
Ho tratto una morale da questo libro, che è molto bello. Dentro all'università, per una vita puoi starci con un piede, ma l'altro lo devi tenere fuori. E forse è l'unico modo per vivere veramente da "accademico": per esserlo, in parte devi non esserlo. Così, non essendo niente di preciso, finisci per non essere nulla, ed è esattamente questo il punto. Saluti a tutti, scompaio sino a stasera, e anche oltre.
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