(UniFe. I veleni del ‘caso Zauli’ finiscono in tribunale, di Daniele Oppo. L'Estense, 26 marzo 2021).
Giuseppe Galvan è il direttore amministrativo dell'Università di Ferrara, le cui risorse (sito Web, indirizzi di email "istituzionale" di suoi funzionari) furono utilizzate per realizzare e pubblicare una "manifestazione di solidarietà al Rettore in merito ai recenti articoli di stampa", o se preferite, per un vile attacco all'Articolo 21 della Costituzione (copia archiviata).
Giorgio Zauli è il rettore dell'università che è riuscita ad insabbiare l'indagine riguardo alle accuse di frode scientifica rivolte a Giorgio Zauli.
(Nota: "opportune sede legali" mai pervenute).
L'Università di Ferrara è quell'istituzione ove 363 professori hanno sottoscritto la "manifestazione di solidarietà" di cui si è detto, mostrandosi avvezzi a una quantità bestiale di untume, ma dove nessuno ha mai chiesto in pubblico chiarezza circa il merito delle accuse al rettore Zauli.
A proposito di questa Ferrara, mi viene in mente un racconto di Giorgio Bassani. Si intitola "Una lapide in Via Mazzini". E' magistrale e terrificante.
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