sabato 27 marzo 2021

Giuseppe Galvan, Giorgio Zauli, e l'Università di Ferrara

La maionese del "Caso Zauli" è impazzita e ha schizzato Giuseppe Galvan, a processo perché avrebbe "diffamato nella seduta del 4 settembre 2019 del Senato Accademico Andrea Pugiotto, professore di diritto e giustizia costituzionale e al tempo presidente dimissionario della Commissione etica dell’Ateneo."

(UniFe. I veleni del ‘caso Zauli’ finiscono in tribunale, di Daniele Oppo. L'Estense, 26 marzo 2021).

Giuseppe Galvan è il direttore amministrativo dell'Università di Ferrara, le cui risorse (sito Web, indirizzi di email "istituzionale" di suoi funzionari) furono utilizzate per realizzare e pubblicare una "manifestazione di solidarietà al Rettore in merito ai recenti articoli di stampa", o se preferite, per un vile attacco all'Articolo 21 della Costituzione (copia archiviata).

Giorgio Zauli è il rettore dell'università che è riuscita ad insabbiare l'indagine riguardo alle accuse di frode scientifica rivolte a Giorgio Zauli



Che avrebbe "segnalato all'Ordine dei giornalisti" Daniele Oppo.




E che ha usato il sito Web dell'Università di Ferrara, lui, per associarmi a "Goebels" (copia archiviata).


(Nota: "opportune sede legali" mai pervenute).

L'Università di Ferrara è quell'istituzione ove 363 professori hanno sottoscritto la "manifestazione di solidarietà" di cui si è detto, mostrandosi avvezzi a una quantità bestiale di untume, ma dove nessuno ha mai chiesto in pubblico chiarezza circa il merito delle accuse al rettore Zauli.

A proposito di questa Ferrara, mi viene in mente un racconto di Giorgio Bassani. Si intitola "Una lapide in Via Mazzini". E' magistrale e terrificante.

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