Il Presidente del Campus di Forlì, Prof. Luca Mazzara, ieri su Linkedin ha pubblicato l'immagine del "taglio del nastro" per l'avvio di certi lavori di ristrutturazione. Al centro il Rettore Francesco Ubertini, poi il sindaco di Forlì e altri svariati maschi notabili. In tenuta per i lavori manuali, ci sono anche due donne che sorreggono il nastro ai lati, che quando penzola fa brutto.
Verso l'inizio del mandato del Rettore Ubertini, che sta volgendo al termine, la Prorettrice per le risorse umane, Prof.ssa Chiara Elefante, ci informò che "alcune linguiste e linguisti del nostro Ateneo" erano all'opera "per verificare la possibilità di non annullare le differenze di genere nel portale e nella comunicazione istituzionale", aggiungendo che "tale studio ha individuato possibili azioni da mettere in campo per una maggiore attenzione a un uso non discriminatorio della lingua", e che "nei prossimi giorni verrà così modificata la rubrica di Ateneo: i nomi delle cariche e dei vari ruoli istituzionali saranno declinati anche al femminile. In modo graduale sarà modificata altresì la lingua del portale, che integrerà, laddove ciò sarà tecnicamente possibile, la declinazione al femminile", con l'obiettivo di "rendere la nostra una comunità tesa a rafforzare, così come è sancito dal nostro attuale Statuto, una "coscienza diffusa e condivisa delle pari opportunità” (29 giugno 2016).
E infatti, le due donne che sostenevano il nastro non sono certo dei nostri collaboratori: esse sono, si noti bene, collaboratrici.
Torniamo ai lavori a Forlì. La ristrutturazione di quelle palazzine completa in sostanza il campus universitario: un progetto visionario e strategico per l'Università di Bologna e per la città. Un progetto che mostra come le amministrazioni pubbliche possano guardare lontano e far bene. Sarebbe stato bello poterlo comunicare come meritava. Ma alla fine, volenti o nolenti e per vie strane, una qualche verità la si racconta sempre.
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