James Scott, morto recentemente, è una delle persone che più hanno influenzato il mio lavoro. Lorenzo McClellan gli dedica un bell'articolo su Dissent Magazine in cui ripercorre la sua traiettoria personale e intellettuale. Ne consiglio molto la lettura.
Più di dieci anni, mentre trascorrevo un periodo di ricerca all'Università di Yale, gli scrissi, pur sapendo che non avrei potuto incontrarlo perché mi era stato riferito che si trovava all'estero. Volevo però lasciargli una copia di un libro che avevo appena pubblicato e che conteneva considerazioni ispirate al suo bellissimo "Seeing like a state". Mi rispose cordialmente, e ne seguì un simpatico scambio epistolare. Si concluse con la speranza di trovarci, nelle sue parole, per "a meal and a good bottle of wine".
Non è accaduto e mi dispiace. James Scott apparteneva a quella categoria di persone rarissime, così riccamente sfaccettate da non potere non essere anche contraddittorie. Come emerge dall'articolo di McClellan.
The Omnivorous James C. Scott Lorenzo McClellan, Dissent Magazine, 10 settembre 2024
Nessun commento:
Posta un commento