Tutti intenti ad organizzare occasioni "instagrammabili". Io mi sono sempre posizionato oltre, che è poi l'unico luogo dove si trova la perfezione, che sento trovarsi solo un po' più avanti, giusto qualche ora in più di cammino.
Si prende il treno per Porretta Terme dove si arriva nel primissimo pomeriggio. La piscina olimpionica non è distante dalla stazione. La prima corsia sarebbe per nuotatori, ma capita, nel far vasche, di scontrarsi con ragazzotti (sia detto: spesso ingombranti) che non capiscono bene dove sono e cosa fanno. Ma anche quello è divertente: manate a destra e a manca. Insomma, nuotata rinfrescante e alle 4 di pomeriggio inizia il cammino.
Il crinale dista 18 chilometri, con un dislivello di 1400 metri. In meno di cinque ore ci si arriva.
Il Poggio dei Malandrini, verso sera, mi incanta sempre.
Si vede il Monte Gennaio e il Corno alle Scale.
Sino a un paio d'anni fa dormivo su quel crinale, in una piccola radura sotto a dei faggi. Un luogo bellissimo. Ma dopo che con A* ci prendemmo le zecche, ora mi sistemo non distante e con giaciglio meno silvestre.
E' il terrazzone del Rifugio del Montanaro.
C'era la luna.
Sono tornato a Porretta passando per Monteacuto, dove il negoziante, Silvano, gentilmente mi ha offerto il caffé.
Arrivato a Porretta sono tornato in piscina. Tremila metri faticosi. Ne sono uscito stanco ma inzuppato di endorfine.
Gelato alla baracchina, treno per Bologna.