mercoledì 9 marzo 2011

Degradato

Proveniendo da famiglia operaia non mi son mai fatto illusioni: dentro all'univerisità, il "mio avere" è quello del bidello (con enorme e non retorico rispetto). E poi sapevo che mi cacciavo nei guai.

Ecco allora che oggi ho compiuto il primo passo verso il mio destino, a ritroso: Prof. Associato, secondo Il Corriere della Sera - Bologna, La Repubblica - Bologna e, sopratutto, Il Resto del Carlino.

Tranquilli: entro metà della settimana prossima avrò la scopa in mano.

Ps. Il Corriere ha cambiato idea. Boh.

3 commenti:

  1. Gentile prof. Picci,
    apprezzo il suo atto coraggioso. Credo che una societa' piu' onesta non potra' mai esserci senza una sana universita'. La prego di perseverare verso questa strada. Non mi pare che l'assenza di un atteggiamento disciplinare sia un buon messaggio di insegnamento per la futura classe dirigente.
    Comunque, considerando i tempi che corrono, se le serve un aiuto bidello, per noi studenti squattrinati e' pur sempre un'opportunita'...
    Giovanni

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  2. Grazie Giovanni. I tempi che corrono sono difficili, ma anche interessanti.

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  3. Egr. Prof Picci, in un primo tempo, alla lettura dei giornali on-line stammatina, mi sono detto: questo o e' un eroe ed ha un coraggio incredibile o e' un matto/incosciente che non sa in che verminaio si e' infilato mettendosi a gridare che "il re e' nudo".
    Leggendo questo suo post non posso che esprimere la mia ammirazione (e anche un po' di invidia, io non avrei il suo coraggio a mettermi di traverso ai potenti delle facolta') per quanto ha fatto, che in realta', se fossimo in un paese civlie, dovrebbe essere ordinaria amministrazione, non una azione eroica. Ho anche scoperto il suo blog sulla corruzione e i suo interventi sugli aiuti al terzo mondo, un argomento che mi ha visto in prima fila quando ero piu' giovane a fare pozzi per acqua per la cooperazione italiana in Niger e che mi e' rimasto nel cuore. Trovo alcune sue considerazioni sull'ìnefficacia degli aiuti, sulla loro dispersione tra mille "mani collose a cui restano attaccati" abbastanza simili alle esperienze che ho avuto io.
    COntinui la sua battaglia e io dal mio piccolo e ricattabile cantuccio accademico provero' a seguire le sue vicende, sognando di vivere in un paese migliore.
    Gilberto Bonaga

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