mercoledì 30 novembre 2011
Vitalizi parlamentari: i cosiddetti diritti acquisiti
Nei mesi scorsi ho studiato i dati dei vitalizi della Camera e del Senato. Il rapporto tra quel che complessivamente versano deputati e senatori e quel che viene pagato per i vitalizi in essere (a ex- deputati e senatori, o ai consorti per "reversibilità") è superiore a 11. Ripeto, perché è semplice ma talmente assurdo da apparire irreale: per ogni euro che entra, ne escono undici. E allora, non chiamiamoli vitalizi: a tutti gli effetti, si tratta di uno stipendio differito nel tempo.
Si dice che non si possono intaccare i diritti acquisiti. Non mi è chiaro in base a quale argomento giuridico, ma non sono un giurista. Quel che è certo è che dal punto di vista della sostanza, per riequilibrare le entrate e le uscite sarebbe indispensabile tagliare radicalmente i pagamenti in essere. Imponendo ex-post un criterio contributivo ai nostri ex- rappresentanti in parlamento - leggasi, tagliando maggiormente a chi meno ha versato e più ha ricevuto. Qualunque soluzione diversa avrà (eventualmente) effetti tangibili soltanto tra molti anni.
Non sfugga inoltre il ruolo che questi stipendi differiti hanno giocato durante la prima e seconda repubblica. Ne hanno beneficiato maggiormente deputati e senatori meno importanti e con poca anzianità. In questo modo, hanno contribuito a garantire un consenso all'interno dei partiti, rendendo meno dolorosa la scelta di non ricandidare questo o quel candidato. In questo senso, hanno rappresentato una fonte ulteriore di finanziamento ai partiti politici italiani, che sono forse i più ricchi d'Europa.
Ma il finanziamento pubblico ai partiti sarebbe un altro capitolo. Un altro capitolo molto deprimente, purtroppo.
Vitalizi, passaggio al contributivo dal 2012
e requisiti minimi di età per ricevere assegno. La Repubblica, 29 novembre 2011.
martedì 29 novembre 2011
Lucio Boattini
L'altro giorno a Urbino è stata assegnata un borsa di studio in memoria di Lucio Boattini.
"Francesco Marinelli, Massimiliano Cocchi e Antonio Siragusa. Sono i tre allievi dell’Ifg di Urbino premiati con le borse di studio intitolate a Giovanni Mantovani, ex direttore e professore dell’Ifg scomparso questa estate, a Lucio Boattini e a Francesca Crociani, due allievi dell’istituto prematuramente scomparsi.
I premi sono stati consegnati da Michele Santoro che nel 1987 insieme a Giovanni Mantovani creò su Raitre il programma Samarcanda. Alla cerimonia erano presenti i familiari di Giovanni Mantovani, di Lucio Boattini e Francesca Crociani."
lunedì 28 novembre 2011
Millenarismo Pop
La cozza zebrata e il problema del debito sovrano. E' tutto collegato: il Renminbi che dilaga e gli insetti dannosi che si insinuano negli aeroporti.
Come opportunamente titola "La Repubblica", è l'assalto delle bestie aliene alla fortezza Europa.
La cozza zebrata, la cozza zebrata è la metafora di questa fine di millennio. In ritardo, pure.
giovedì 24 novembre 2011
Sfascio mediale finale
Ieri gli studenti di economia dei media hanno diligentemente compilato il modulo di valutazione del mio corso. Non ha nessun impatto, su nulla, ma qualunque eventuale freno inibitore ora è saltato.
Oggi, tra le altre angherie, ho imposto loro la visione di questi tre video. Io mi sto divertendo; loro, non so. E non lo saprò neanche: i moduli sono già in busta chiusa e immodificabili.
Eugenio Finardi, nel 1976, al Parco Lambro, racconta l'entusiasmo e le speranze verso le radio libere. Sobering thought nei confronti di ogni tecnologia rivoluzionaria passata e futura.
L'inizio di Easy Rider, 1970. Hollywood, dopo la disintegrazione verticale del 1948, all'apice della controcultura. Steppenwolf, born to be wild.
Avevo letto di questa intervista a Enrico Mattei, ma non l'avevo mai vista. Fa venire la pelle d'oca ed è un capolavoro di comunicazione. La televisione allora era lenta. Lo era naturalmente perché derivava da altri modelli, ma anche poteva permetterselo perché, altare domestico, riceveva attenzione indiscussa. Dovremmo trovare il modo di rallentare i tempi per ascoltare dei racconti raccontati con calma. Due cani voraci, un gatto, una parabola. Saper raccontare, per creare senso.
Oggi, tra le altre angherie, ho imposto loro la visione di questi tre video. Io mi sto divertendo; loro, non so. E non lo saprò neanche: i moduli sono già in busta chiusa e immodificabili.
Eugenio Finardi, nel 1976, al Parco Lambro, racconta l'entusiasmo e le speranze verso le radio libere. Sobering thought nei confronti di ogni tecnologia rivoluzionaria passata e futura.
L'inizio di Easy Rider, 1970. Hollywood, dopo la disintegrazione verticale del 1948, all'apice della controcultura. Steppenwolf, born to be wild.
Avevo letto di questa intervista a Enrico Mattei, ma non l'avevo mai vista. Fa venire la pelle d'oca ed è un capolavoro di comunicazione. La televisione allora era lenta. Lo era naturalmente perché derivava da altri modelli, ma anche poteva permetterselo perché, altare domestico, riceveva attenzione indiscussa. Dovremmo trovare il modo di rallentare i tempi per ascoltare dei racconti raccontati con calma. Due cani voraci, un gatto, una parabola. Saper raccontare, per creare senso.
Io Vespa
Io sulla vespa a destra, esattamente di quel colore (forse il modello immediatamente successivo, del '54) rombavo per la pianura romagnola, e per i colli.
E in certe occasioni, oltre a rombare, rotolai. Furono segnali divini, e allora smisi.
Mostra dedicata al padre della Vespa.
martedì 22 novembre 2011
Coltelli
Deve tirare una bell'aria ai piani alti di Finmeccanica, alla vigilia della fine dell'era Guarguaglini (il presidente citato dal comunicato stampa al vetriolo che segue) e della di lui moglie (AD di Selex Sistemi Integrati, che per ora resiste alla richiesta di dimissioni da parte dell'AD della capogruppo, Orsi).
Intanto trasparirebbe (secondo La Repubblica) un quadro di corruzione a beneficio di politici e partiti. Ai partiti italiani, parrebbe di capire, i più generosi (e scandalosi) finanziamenti pubblici d'Europa non bastano.
Comunicato Stampa, 20 11 2011
"L’Ing. Giuseppe Orsi, Amministratore Delegato di Finmeccanica, prende atto della opportuna autosospensione del dott. Lorenzo Borgogni dall’incarico di Direttore Centrale delle Relazioni Esterne, il cui rapporto di lavoro e dipendenza sono di diretta responsabilità del Presidente.
Rende, inoltre, noto che il Presidente della SELEX Sistemi Integrati ha disposto la convocazione urgente di un CDA straordinario della Società per domani, al fine di adottare le necessarie determinazioni nell’interesse della Società e dei suoi dipendenti, clienti e fornitori."
lunedì 21 novembre 2011
Resitiré, resistiré, resistiré
Un abrazo a mis amigos por allá
Así queda España
Sevilla, isola rossa...
Continuo a credere che il tempo sarà relativamente galantuomo con José Luis Rodríguez Zapatero
domenica 20 novembre 2011
Diego Rivera
Retrospettiva su Diego Rivera al MOMA. Sino al 14 maggio. Un motivo per andare a NY prima di allora.
venerdì 18 novembre 2011
Get off my cloud
Ogni tanto il New Yorker segna il ritmo delle novità (o mode) di Internet. Questo è uno di quei momenti.
martedì 15 novembre 2011
Finmeccanica: -16%
Proviamo a capire. Avionews l'altro giorno racconta i pettegolezzi raccolti da Gianni Dragoni, Il Sole 24 Ore.
Due partiti: Guarguaglini (Berlusconi - Letta; a sinistra) vs. Orsi (Tremonti - Bossi; a destra). Caduti i referenti politici non sapevano più che fare, e per due volte hanno rimandato il board meeting.
Oggi l'han fatto, Guarguaglini assente (!), e il titolo in picchiata (-16% al momento). Parrebbe di capire che l'abbia spuntata l'AD Orsi, contro il Pres. Guarguaglini (che del resto, lui e la moglie hanno qualche grana giudiziaria).
Aiuto.
ps. Poi la curiosità: ma l'agenzia Avionews... vive di mercato?
lunedì 14 novembre 2011
1994-2011
Ho fatto finta di ignorare quel che stava accadendo. Non all'inizio: nel 1994, con altre persone, fondai un'oggetto molto bizzarro che si chiamava La Città Invisibile, che faceva politica, e che nacque come risposta alla vittoria di Berlusconi. Ne sono ancora molto orgoglioso: folle, ma era creatività pura.
Poi vidi il disastro di chi si sarebbe dovuto opporre. Nessuna idea dell'organizzazione (e per me, l'organizzazione è essenziale), meccanismi di selezione deliranti che han mandato sia in parlamento, sia nelle sedi dei partiti, persone che, con qualche lodevole eccezione, non avevano nulla di meglio da fare. Volsi lo sguardo, e almeno per tanti anni mi dedicai, con la serietà di cui sono stato capace, al mio lavoro.
Dove lavoro ho litigato con tanti. O meglio: ho ottimi rapporti con il personale cosiddetto tecnico-amministrativo, che mediamente stimo e che sento a me vicino. Mi sento un bidello accademico, ecco. Ma la moltitudine dei miei colleghi, mi pare, ha agito nel solco della tradizione delle nostre classi dirigenti: irresponsabili, opportuniste e complessivamente non all'altezza. Ne salvo pochi, e diversi li ho mandati a quel paese: mangiatevela voi questa minestra! (citazione: Paolo Villaggio in "La voce della luna", ultimo film di Fellini, riassunto visionario di un paese e di un'epoca).
Questo pistolotto per introdurre l'incipit di un articolo di Irene Tinagli su La Stampa di oggi. Mi piacerebbe aggiungere: per non tornare più sul tema. Per pensare poi alle proiezioni delle mappe, a qualunque delirio che mi venga in mente (tra i tanti). Per stare, per altri cinque o quindici anni, in una e più tra le realtà parallele che mi affollano la testa. Ma, si potrà dire, dov'ero io, cosa facevo, in che modo bizzarro e magari irresponsabile facevo l'intellettuale e mi guadagnavo lo stipendio.
"I grandi festeggiamenti che hanno accompagnato l’uscita di scena di Silvio Berlusconi fanno molto pensare. Si sente parlare di liberazione nazionale, come se fosse caduto un dittatore che da solo ha rovinato un Paese intero. Eppure quest’uomo che oggi nessuno, neppure tanti suoi alleati, pare abbia mai voluto, è stato votato non una ma ben tre volte dagli italiani. Tra l’altro l’ultimo suo successo risale alle amministrative del 2010, poco più di un anno fa, già in piena crisi economica e dopo vari scandali. Dimenticarsi questo dettaglio impedisce di fare un’analisi profonda del Paese e di operare una corretta distribuzione di responsabilità, sia rispetto a chi lo ha supportato così a lungo sia nei confronti di chi, avversandolo, non ha evidentemente saputo offrire agli italiani un’alternativa più convincente.
C’è un altro aspetto che molti sembrano dimenticare nell’agitazione euforica di questi giorni. Ovvero la responsabilità non solo individuale ma collettiva della situazione economica attuale."
Responsabilità collettive della crisi, di Irene Tinagli, La Stampa, 14 novembre 2011.
mercoledì 9 novembre 2011
Finmeccanica
Mentre il paese dorme, ci si sta giocando Finmeccanica.
""Quello è matto (Paolo Berlusconi ndr). Con La Russa, si sono messi in testa, tra una sniffata e l'altra, che vogliono portare Cattaneo lì".
Un lucido articolo di Massimo Mucchetti sul Corriere della Sera e, oggi, i soliti retroscena e dossieraggi sull'affare Digint sulla pettegolissima La Repubblica.
martedì 8 novembre 2011
Увезу тебя я в тундру (ti porterò sino alla tundra)
E quello che segue è un vero incanto, molto gaio.
Бельды, Николай Иванович era figlio di un cacciatore. Grazie Paolo.
lunedì 7 novembre 2011
Sic Transit Bunga Mundi
Maroni: «La maggioranza non c'è più»
"Sic transit gloria mundi," meaning "Thus passes the glory of the world," Berlusconi said, according to the Italian news agency ANSA, quoting the premier's aides. Berlusconi then added: "Now the war is finished." Italy's Silvio Berlusconi says the war in Libya 'is finished', Henry Chu, LA Times, 20 ottobre 2011.
domenica 6 novembre 2011
sabato 5 novembre 2011
Regole d'oro
Una delle regole d'oro del mio mestiere è di minimizzare il tempo dedicato all'attività didattica. Farla al meglio, ma senza togliere troppo tempo alla ricerca.
Quest'anno mi sto facendo un po' prendere la mano. Il problema è che mi sto divertendo. E questo interferisce con l'altra regola d'oro del mio mestiere: fare quel che ti pare, fare quel che ti diverte.
Questo per dire che ho appena aperto il Wiki del corso di economia dei media. Chissà se gli studenti parteciperanno. Penso che dipenda dalla regola d'oro che decideranno di adottare. Il problema è che le regole d'oro sono così elastiche...
venerdì 4 novembre 2011
4 novembre
Un 4 novembre di tanti anni fa scalai un Fiat G91 Y dell'8o Stormo, stanziato a Cervia. Chiesi al pilota, che evidentemente ne aveva le palle piene di rispondere ai bambini che salivano su per la scaletta, dove fosse il radar. Lui mi guardò schifato.
Il G91 Y non aveva il radar.
martedì 1 novembre 2011
Quasi alla Rai
Questa mattina, all'alba, ho rischiato di andare a Saxa Rubra a portare la bilancia che qui si vede. Purtroppo, o fortunatamente, avevo molto da fare e ho declinato l'invito.
Me ne rendo conto, è stata una vigliaccata: Massimo (qui sotto) in Spagna mi ci aveva portato e prelevato, senza fiatare.
5-HTTLPR
Vorrei capirci di più dei rapporti tra genetica e tratti culturali - per esempio, l'individualismo.
Per ora mi è chiara una cosa: se mamma e papà del 5-HTTLPR ne avevano, con me se lo son tenuti tutto loro. E inoltre, i miei avi non vivevano in terra malarica, e se ci vivevano, gli faceva un baffo.
E un'altra: per l'analisi genetica, gli uomini veri non usano il microscopio: si affidano all'introspezione.
(nella foto: l'5-HTTLPR mancante)
"We found evidence that collectivistic cultures were significantly more likely to comprise individuals carrying the short (S) allele of the 5-HTTLPR across 29 nations. Results further show that historical pathogen prevalence predicts cultural variability in individualism–collectivism owing to genetic selection of the S allele. Additionally, cultural values and frequency of S allele carriers negatively predict global prevalence of anxiety and mood disorder. Finally, mediation analyses further indicate that increased frequency of S allele carriers predicted decreased anxiety and mood disorder prevalence owing to increased collectivistic cultural values. Taken together, our findings suggest culture–gene coevolution between allelic frequency of 5-HTTLPR and cultural values of individualism–collectivism and support the notion that cultural values buffer genetically susceptible populations from increased prevalence of affective disorders."
Chiao, Joan Y. e Blizinsky, Katherine D. (2010), Culture–gene coevolution of individualism–collectivism and the serotonin transporter gene, Proc. R. Soc. B, 277, 529–537
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