sabato 1 novembre 2014

Polizie



Mi ferma una pattuglia di carabinieri, è buio. Ragazzo e ragazza, mitra al collo. Non ho il tagliando dell'assicurazione. "Guardi, l'auto è assicurata. Controllate. E, sul mio onore". "Si, ma il tagliando va esposto. C'è la contravvenzione". Non rispondo. Armeggiamo ancora coi documenti, e il ragazzo mi dice, "Senta per questa volta la facciamo andare. Mi fido. Se la rifermano, non dica che l'abbiamo già fermata".

Riparto. Ho pensato, al netto del favore ricevuto, che fosse stato uno scambio tra persone civili, e che in tanti altri paesi in una situazione simile mi avrebbero chiesto dei soldi sottobanco. Può esserci molta corruzione, e molta violenza, tra chi gira armato legalmente.

In seguito leggo la dichiarazione di Gianni Tonelli, segretario generale del sindacato di polizia Sap, che commenta l'assoluzione degli imputati per l'omicidio di Stefano Cucchi: "Se uno ha disprezzo per la propria condizione di salute, se uno conduce una vita dissoluta, ne paga le conseguenze".

In Italia, alle "forze dell'ordine" non riesci mai a prender le misure.

1 commento:

  1. Come sempre non si può fare di tutta l'erba un fascio... le forze dell'ordine sono composte da svariate migliaia di individui. A Bologna abbiamo ottimi agenti di polizia e poi abbiamo avuto i fratelli Savi.
    Ho avuto spesso a che fare con agenti di Polizia e Carabinieri... ce ne sono di tutti i tipi (santi, martiri e criminali) come in ogni gruppo di persone.

    RispondiElimina