lunedì 30 gennaio 2017

Il muro in ritardo



Nell'ultimo numero del Journal of Economic Perspectives si trova un articolo di rassegna sui flussi migratori (*). In buona sostanza, il "fronte" futuro non sarà il Rio Grande, ma il Mediterraneo. Il motivo principale è semplice: la dinamica demografica è molto attiva nei paesi a noi più vicini (Africa in primis), ma non più dal Messico in giù. Quindi, anche a prescindere da ogni altra considerazione, Trump e la sua follia sono in ritardo.

E' un problema serio per l'Europa: ci attendono decenni di tensioni e di razzismo. Se c'è qualcosa in cui si dovrebbe investire, è nel finanziare piani per il controllo delle nascite in quei paesi, per cercare di anticipare il contenimento demografico che prevedibilmente avrà luogo.

Nella foto, percorro un muro a Colonia, in Uruguay, qualche mese orsono. Ci vuole un'abilità particolare, per camminare sui muri, no? Anche rendendomi conto del grande privilegio di cui godo - il poter vagare - ho firmato il Statement by scholars on the January 2017 executive orders. "A disgrace for our country": è molto breve.

(*) Is the Mediterranean the New Rio Grande? US and EU Immigration Pressures in the Long Run. Di Gordon Hanson Craig McIntosh JEP, VOL. 30, NO. 4, FALL 2016
(pp. 57-82)

Nessun commento:

Posta un commento