lunedì 31 dicembre 2018

Omeopatia politica (Esca dal Senato, cazzo!)



Il Senatore Gregorio De Falco (quello del "Torni a bordo, cazzo!" rivolto a Schettino) è stato espulso dal M5S, che gli ha ingiunto di dimettersi dal Senato. Secondo La Repubblica, avrebbe pesato il suo "voto contrario del primo al Dl sicurezza, e l'astensione del secondo. De Falco, inoltre, si è astenuto nell'Aula del Senato al voto di fiducia sulla Manovra, e infine aveva criticato la scelta del governo gialloverde di non firmare il global compact sui migranti."

Ricapitoliamo.

De Falco fu cooptato per un motivo labilissimo: un sound bite, una frase felice. Malgrado un tal quasi nulla, ha fatto meglio di tutti quei senatori che quelle leggi, francamente schifose, le hanno votate.

Riceviamo quindi una lezione di omeopatia politica, insomma, di politica dalle dosi infinitesimali. Non si dimostra che il pochissimo funziona, ma almeno, che è meglio del nulla. De Falco è stato superiore a quei tanti deputati e senatori M5S che son lì senza manco averla mai azzeccata, una frase fortunata. E, contro di loro, ha perso.

Il nulla e il quasi nulla, tra loro mortalmente avvinghiati, disegnano una dialettica minimalista, ma non impercettibile. Infatti, a guardarci bene dentro, alle sfumature di un tal vuoto e alla grande loro contesa, si staglia qualcosa di grande e forse, persino, di tragico. Come un naufragio.

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