giovedì 28 marzo 2019

Le dimissioni di Yeltsin



31 dicembre 1999. La Russia iniziò il nuovo millennio con questo discorso di Yeltsin: non i tradizionali auguri di fine anno, ma l'annuncio a sorpresa, da parte di un uomo distrutto, delle dimissioni anticipate e del passaggio di consegne a Putin.

E' un episodio che concluse e riassunse un decennio nero e che è utile ricordare.

Il testo del discorso: Я принял решение. Я ухожу. Прощальная речь Б.Н. Ельцина.

Credo, ma non sono sicuro, che l'abbia scritto Yumashev (il futuro genero di Yeltsin, e suocero di Deripaska). O forse Voloshin. O ci avran ben guardato almeno in due, data l'occasione. Tecnicamente non è un buon discorso, ma nelle condizioni in cui si trovava Yeltsin, cucirgli addosso qualcosa di buono era impresa complicata.

domenica 24 marzo 2019

All The Kremlin's Men



All The Kremlin's Men, di Mikhail Zigar (*), è una "storia breve" della Russia da Yeltsin a quasi oggi ed è un bel libro. La chiusura di un capitolo, in cui si distrugge Medvevev (in alto) è allo stile di Tacito - e quando ritrovo Tacito, io mi esalto.

Sono tornato a San Pietroburgo, per quattro settimane come l'anno scorso. Ho la testa in tre paesi, che sono i miei casi di studio attuali: Russia, Brasile, e Stati Uniti, e ci sto girando intorno, in cerchio.

Вся кремлевская рать. Краткая история современной России. Михаил Зыгарь. Интеллектуальная Литература. 2018.

mercoledì 13 marzo 2019

Angelo Panebianco



Scrive oggi Angelo Panebianco sul Corriere:

“La scelta di un candidato centrista è solo una condizione necessaria, non è una condizione sufficiente per conseguire la vittoria. Poi, conterà la personalità del politico centrista che otterrà la nomination democratica. Osservando coloro che vengono indicati al momento come possibili candidati di quest’area, Nancy Pelosi, presidente della Camera dei rappresentanti, sembra possedere l’esperienza necessaria e la personalità più forte.”"

Chiunque sappia qualcosa di Stati Uniti ben vede che l'autore delle righe sopra riportate non ne ha la più pallida idea. Ad iniziare dal fatto che la Pelosi non è indicata come possibile candidata da nessuno.

Da qualche decennio gli scritti di Angelo Panebianco disvelano il funzionamento della "punditry" accademica italiana: per appartenervi, si deve avere lo stomaco per scrivere su tutto, che inevitabilmente vuol dire, produrre scritti farciti di cazzate, se pur condite da prosopopea professorale. Vi sono, certo, delle lodevoli eccezioni.

L'industria culturale Panebianco (di questo si tratta) si è alimentata di un meccanismo perverso, in cui l'appartenenza accademica legittima l'"opinionista", e la visibilità dell'opinionista innalza all'interno dell'accademia. Anche questo è un esempio di corruzione (se pur, senza reato).

All'Università di Bologna è stato proposto l"emeritato" per Angelo Panebianco. Si aggiungerà a una schiera degna di tromboni, e a un noto plagiario seriale. Non però al condannato dalla Corte dei Conti, la cui nomina l'anno scorso fu bloccata in extremis. Auguri, Professore.

lunedì 11 marzo 2019

A sud-est



Dal 17 febbraio scorso, per due settimane, con Claudio ho messo i piedi in quattro paesi: Singapore, Vietnam, Cambogia e Malesia.

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Abbiamo camminato molto: per esempio, così a Singapore. Da lì siamo volati sino a Ho Chi Min City, che preferisco chiamare Saigon.

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Anche a Saigon, che mi è piaciuta molto, molto abbiamo camminato.

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Da Saigon siam partiti, per arrivare, infine, a Phnom Penh, fermandoci in vari luoghi. Anche Phnom Penh è bella, ma la Cambogia dà l'impressione del luogo ancora traumatizzato. Da lì, aereo per Kuala Lumpur.

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Kuala Lumpur mi è parsa uscita da Metropolis, o forse da Blade Runner, per quanto è irreale. Siamo quindi tornati a Singapore, fermandoci a Melaka, che davvero volevo visitare.

E le foto? Ci sono queste di Claudio. Sua è anche la foto in alto, in cui esco da un vaso tra monaci buddisti adoranti. Eravamo a Hà Tiên, che è una specie di Rimini vietnamita al confine con la Cambogia. Lì Claudio si è sbizzarrito e ha fotografato penso gran parte dei bagnanti. Del resto è romagnolo, per cui ci sta che sia un fotografo da spiaggia.

Questo viaggio è stato parte del mio Progetto Mondo (ne scrivevo qui). E' che nella vita bisogna sempre avere dei progetti e, soprattutto, delle scuse.





lunedì 4 marzo 2019

Il metodo PicciLù


"Marie Kondō (近藤 麻理恵 Kondō Marie?; Tokyo, 9 ottobre 1984) è una scrittrice giapponese di libri di economia domestica. Autrice di best seller, è l'ideatrice del metodo KonMari, sistema studiato per riordinare al meglio gli spazi abitativi con lo scopo di migliorare la qualità della propria vita."

(da Wikipedia).

In alto, con l'Osprey da 11 litri, tre chili in totale, a Singapore. Mi ha accompagnato poi in Vietnam, Cambogia e Malesia per due settimane, sino a ieri.

In tre chili ci sta tutto, e c'è anche lo spazio per aggiungere qualche acquisto lungo il cammino.

Leggerissimi, e mobilissimi, camminando dappertutto: è il metodo PicciLù. Gli spazi abitativi sui quali è fissata la Kondō perdono di importanza, anzi diventano irrilevanti, quando puoi andare ovunque portandoti dietro quasi nulla.