mercoledì 13 marzo 2019

Angelo Panebianco



Scrive oggi Angelo Panebianco sul Corriere:

“La scelta di un candidato centrista è solo una condizione necessaria, non è una condizione sufficiente per conseguire la vittoria. Poi, conterà la personalità del politico centrista che otterrà la nomination democratica. Osservando coloro che vengono indicati al momento come possibili candidati di quest’area, Nancy Pelosi, presidente della Camera dei rappresentanti, sembra possedere l’esperienza necessaria e la personalità più forte.”"

Chiunque sappia qualcosa di Stati Uniti ben vede che l'autore delle righe sopra riportate non ne ha la più pallida idea. Ad iniziare dal fatto che la Pelosi non è indicata come possibile candidata da nessuno.

Da qualche decennio gli scritti di Angelo Panebianco disvelano il funzionamento della "punditry" accademica italiana: per appartenervi, si deve avere lo stomaco per scrivere su tutto, che inevitabilmente vuol dire, produrre scritti farciti di cazzate, se pur condite da prosopopea professorale. Vi sono, certo, delle lodevoli eccezioni.

L'industria culturale Panebianco (di questo si tratta) si è alimentata di un meccanismo perverso, in cui l'appartenenza accademica legittima l'"opinionista", e la visibilità dell'opinionista innalza all'interno dell'accademia. Anche questo è un esempio di corruzione (se pur, senza reato).

All'Università di Bologna è stato proposto l"emeritato" per Angelo Panebianco. Si aggiungerà a una schiera degna di tromboni, e a un noto plagiario seriale. Non però al condannato dalla Corte dei Conti, la cui nomina l'anno scorso fu bloccata in extremis. Auguri, Professore.

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