Insegnare ad analizzare i dati in Italia non solo è inutile: è dannoso. I numeri da noi hanno un significato unicamente retorico, e di abbellimento grafico, grazie alle loro linee originalmente ricurve.
Chi cerca di fare usare i numeri per quel che apparentemente sono, e coma misura di fenomeni, disturba un tale sentire condiviso, e solo ottiene di rendersi antipatico.
La Stampa, oggi:
E per tale Agnese Ananasso, su La Repubblica di ieri, 1/5 = 31% = 26 mila /49 mila. Olé.
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