Mi capita di quantificare concetti. Tempo fa pensai il "Miranda-Picci index of relative prices", di cui per pudore non dico troppo. Basti sapere che il nome porta tributo postumo a Francisco de Miranda, un venezuelano che nella Russia di Caterina II raccolse dati importantissimi. L'idea di tale misura è divertente e irriverente, e se troverò il tempo per elaborarla sicuramente meriterà l'Ig Nobel Prize.
Considerando la guerra in Ucraina, ho ideato un "Delusional Index", a rappresentare il livello di illusione che un Paese ha di se stesso.
Per l'India, un tale indice assumerebbe un valore molto alto, influenzato dall'ideologia dominante hindutva. Molti indiani, baloccandosi con idee strampalate sul loro grande Paese, non si rendono conto dello stato disastroso in cui versa e di quanto poco stiano facendo per cambiarlo.
Per l'Italia, mi pare che la situazione sarebbe ben diversa. Fortunatamente perdemmo la II guerra mondiale e imparammo un po' di utile umiltà.
Il valore del Delusional Index per la Russia, ingabbiata com'è in un sogno revanchista che fa a pugni con i pochi strumenti a disposizione per perseguirlo, si situerebbe forse a un livello intermedio tra Italia e India.
Diversamente da altri "global governance indicator", che tendono ad essere abbastanza stabili nel tempo, il Delusional Index potrebbe forse presentare variazioni temporali considerevoli. Per esempio, l'Italia degli anni '30 del secolo scorso era sicuramente molto delusional. Per esempio, consideriamo il Brasile. Sto leggendo un bel libro di Idelber Avelar ("Eles em nós: Retórica e antagonismo político no Brasil do século XXI"). Parla tra l'altro degli anni di auge del "Lulismo" (quando Lula era presidente, e soprattutto dopo il 2005), segnato da una retorica volontarista e improntata a grande ottimismo. Erano gli anni, del resto, in cui una prima pagina de l'Economist mostrò un Brasile che decollava come un missile. Il Delusional Index assumerebbe un valore più alto allora, rispetto alla fase attuale in cui il Brasile è ripiegato su se stesso.
Dovrei ragionare su come rendere operativo il Delusional Index. Sono indeciso se dedicarmi prima a questo, o al calcolo di quel Miranda-Picci Index che mi farà vincere l'Ig Nobel Prize. E' un dubbio serio, che mi fa tornare in mente il problema che incontrò l'asino di Buridano (e l'accento sia su "asino").
Nessun commento:
Posta un commento