giovedì 26 dicembre 2024

La distinzione

 

"In pensione a 70 anni nel settore pubblico", titola oggi La Repubblica. Andare in pensione più tardi di tutti, a 70 anni, è stata prerogativa di noi professori universitari. Anni fa, all'università di Bologna persino vi fu un contenzioso legale perché alcuni docenti volevano rimanere in servizio più a lungo (un tempo era possibile).

L'ultimo ventennio di mancato adeguamento dello stipendio è il riflesso della nostra diminuita influenza, politica e sociale. E ora tutti pretenderebbero di andare in pensione a 70 anni: che il resto dell'Italia (ostinata bolla autoreferenziale incistata nella grande realtà dell'università) cancelli anche questo nostro tratto di distinzione (conferatur Pierre Bordieu) è l'affronto finale.

domenica 8 dicembre 2024

La disuguaglianza nel lunghissimo periodo

 La disuguaglianza è cresciuta tra il tardo paleolitico e la fine dell'impero romano. La linea orizzontale a destra (indicata con G ​ = 0.695) "indicates the mean of 20 estimates of wealth inequality for the year 2000 from Davies et al. (2008))"

    Interessante la stima dell'indice di Gini, "based on the size of dwellings, the size of storage areas (where these can be identified), land ownership, and the value of goods buried with the dead."


In sintesi. Dal punto di vista tecnologico, non fu il neolitico in sé ad influenzare la concentrazione della ricchezza. Furono sviluppi successivi dell'agricultura, che portarono a maggiori utilizzi del capitale. Per esempio, "The o­x-drawn plow transformed what had previously been a ­land-abundant and labor-limited economy to one in which material wealth was scarce relative to labor."
   Parallelamente, processi di centralizzazione politica portarono alla formazione dei primi proto-stati, che a loro volta permisero alle elite, attraverso il monopolio della forza, di fissare nel tempo l'aumentata disuguaglianza. Contribuì inoltre la diffusione della schiavitù, ricchezza concentrata ed ereditabile.
   Un ultimo tema riguarda quel che potremmo indicare come l'accettabilità sociale della disuguaglianza, e il passaggio da una ideologia neolitica talvolta improntata a un "egalitarismo aggressivo", a una maggiore accettazione della disuguaglianza.

Fonte: Bowles, Samuel, and Mattia Fochesato. "The origins of enduring economic inequality." Journal of Economic Literature (2024). 62(4), 1475–1537

domenica 1 dicembre 2024

Feria Internacional del Libro de Guadalajara

Sono alla fiera del libro di Guadalajara, in Messico.  Ora capisco perché la si definisse "la piú importante dell'America latina". È grande, enorme, suntuosa. Ci sono incontri molto interessanti: per esempio con Mia Couto (qui sotto).


Sono arrivato a Guadalajara ieri. Mi hanno sistemato al diciottesimo piano di un bell'albergo a la piscina è sei piani sotto. Vi ho trascorso abbastanza tempo per riprendermi dal viaggio. Ieri vi ho incontrato un signore coi baffi e una certa pancia con il figlio, di sette o otto anni. Abbiamo fatto amicizia, e mentre io a fine vasca viravo non lontano da lui, lui si immergeva e mi salutava con la mano. Anch'io, a virate alterne, lo salutavo con la mano, prima di stendere del tutto il braccio, e siamo andati avanti così per un po'. Anche oggi sono andato in piscina e ho incontrato nuovamente padre e figlio. Si chiama Samuele ed è un bambino simpatico, e del resto fa simpatia anche il padre. Mi ha detto che è originario dell'Honduras, ma vive in California, a Salinas, che mi ha descritto come "la capitale della lattuga". Abbiamo parlato di California, citando luoghi noti a tutti e due. E poi di Honduras, di crimine, di traffico di droga e di armi. 

Post scriptum. Alla Feria del libro si è anche concluso qualcosa. Un bell'incontro, con tanta gente, a fare il punto del dibattito sulla corruzione e le politiche anticorruzione. Presenti Toby Mendel, Manuel Villoria, Robert Klitgaard, Mauricio Merino, Norma Julieta del Río Venegas, e Lourdes Morales.

Questo articolo menziona la tesi principale che ho proposto, che la giornalista definisce "provocadora":  "poco hemos explorado entre las causas de la corrupción, la función que ésta tiene como herramienta para gobernar, para generar consensos, para el mantenimiento del control político".