"In pensione a 70 anni nel settore pubblico", titola oggi La Repubblica. Andare in pensione più tardi di tutti, a 70 anni, è stata prerogativa di noi professori universitari. Anni fa, all'università di Bologna persino vi fu un contenzioso legale perché alcuni docenti volevano rimanere in servizio più a lungo (un tempo era possibile).
L'ultimo ventennio di mancato adeguamento dello stipendio è il riflesso della nostra diminuita influenza, politica e sociale. E ora tutti pretenderebbero di andare in pensione a 70 anni: che il resto dell'Italia (ostinata bolla autoreferenziale incistata nella grande realtà dell'università) cancelli anche questo nostro tratto di distinzione (conferatur Pierre Bordieu) è l'affronto finale.
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