Da De Felice in poi, poca è stata l'attenzione per l'elemento militare della sconfitta fascista, per motivi che sarebbe interessante indagare. Ma di elemento essenziale si tratta. Emerge l'irresponsabile faciloneria, la follia di un fronte che andava dalle rive del Don al Mar Rosso, l'inadeguatezza di forze ridotte dagli impegni etiopici e spagnoli, e mal supportate da un'industria nazionale inadeguata, opportunista, e spesso collusa coi vertici militari. Forse sopratuttto, emerge la mancanza si una prospettiva strategica, a rimorchio di una Germania che, se avesse vinto, non avrebbe certo permesso all'Italia di vincere la pace.
Le guerre italiane 1935-1943. Dall'Impero d'Etiopia alla disfatta, Giorgio Rochat, Einaudi, 2005.
Non c'entra assolutamente nulla ma invito a guardare qui http://www.bibliotecasalaborsa.it/content/percorsi/lamoree.html
RispondiEliminaProssimamente faremo anche incursioni pubblicitarie su Cis viaggiare informati, onda verde, sui bancomat e anche al citofono (abbiamo un grande maestro)*