venerdì 31 ottobre 2008

Una Narrativa





Una funzionaria della scuola, una donna di colore, mi fece chiamare e mi avvertì che la famiglia che mi ospitava mi dava due giorni per andarmene. Me lo mandarono a dire, insomma. Immaginai che fosse per l'ultima rissa col figlio, quando lui tirò fuori il coltello, ma non lo ho mai saputo con certezza.


Mi sistemai per qualche giorno in casa di una compagna di scuola. Mi vennero a prendere per andare all'aeroporto. L'auto si ruppe. Arrivammo alla fermata di un autobus e in qualche modo abbandonai Atlanta. Volo Eastern Airlines: delle piccole tragedie sempre si ricordano i dettagli.






All'aeroporto mi venne a prendere Helen. Passammo dal centro, che bella mi sembrò Philadelphia. "Lucio, tu ti rendi conto, se anche questa volta ci saranno dei problemi, ti rispediremo in Italia". Senza altre risse arrivai alla fine del mio anno in america, 17 anni, 1983.






Pochi giorni fa ho ritrovato Helen su Facebook. E' di nuovo dalle parti di Philadelphia e sta "on the fence": non ha ancora deciso per chi votare. Non sono affari miei, le ho detto, io non sono americano. Però...






L'"infomercial" di Barack Obama (qui, in quattro parti) è un esempio di come un grande paese sia capace di costruire un discorso su se stesso. Queste elezioni sono una questione quasi letteraria: agli snodi storici corrisponde il tentativo di costruire una trama e di disegnare un percorso dentro ad essa. Una narrativa, appunto.


Prosa o, come si usa dire di Obama, poesia? Disse Cuomo: "You campaign in poetry, but you govern in prose." L'una e l'altra. In ogni caso, quella di Obama è una buona struttura narrativa. Questi quattro video lo dimostrano. E di letteratura, di storie ben costruite e ben raccontate, si vive.

mercoledì 29 ottobre 2008

Un país bien raro

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La Spagna cerca di farsi invitare al vertice economico del 15 novembre. Emerge un nervo scoperto, come spiega bene Rosa Montero:


Yo no sé si al final nos invitarán a la famosa cumbre económica del 15 de noviembre, pero el mal ya está hecho. Es una pena, porque parecía que en las últimas décadas los españoles habíamos conseguido salir del complejo de inferioridad que hemos arrastrado durante siglos. Hemos sido el pueblo más inseguro del mundo y, por tanto, uno de los más picajosos y susceptibles, porque los fuertes no necesitan demostrar quiénes son, pero aquellos que se creen débiles piensan que tienen que andar sacando pecho y son propensos a sentirse humillados.


(...)


"... volvemos a soltar los viejos lemas franquistas: no nos quieren porque nos envidian. Somos un país bien raro, a medio camino de la gran potencia actual y del pueblacho que fuimos.


España, di Rosa Montero, EL PAÍS, 28 ottobre 2008

Gaston Rebuffat

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Sono un nemico delle citazioni a freddo, ma data l'ora. Grazie a Antonio. Che lusso.


PD: Cita de Gaston Rebuffat que me parece muy constructiva. Cortesía de María Luna.


"Llegamos a perdernos. No es malo que ocurra, al contrario, ya que al perder el camino la situación adquiere una nueva densidad: hasta ese momento se iba sobre raíles, y de golpe hay que descubrir una solución. Bruscamente todo existe de otra manera: la tierra, el sol, el agua ... ¡Impresionante y magnífico! ¡Qué lujo en una época en la que todo está previsto, organizado y programado, incluso nuestro tiempo libre!."

giovedì 23 ottobre 2008

DRS Technology

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Da oggi c'è un motivo in più per cui la politica estera italiana è legata mani e piedi agli Stati Uniti. Dopo la conclusione di questa ambiziosa acquisizione, nel logo di DRS è apparsa l'elica di Finmeccanica.


A me pare che alla fine, solo pensando alla strategia di Finmeccanica negli ultimi 10 anni, si possa spiegare molto, con poco.



"The Company holds leading market positions in thermal imaging devices, combat display workstations, electronic sensor systems, power systems, rugged computer systems, air combat training systems, mission recorders, deployable flight incident recorders, environmental and telecommunication systems, aircraft loaders, military trailers and shelters, and integrated logistics support services. DRS's products are deployed on a wide range of high-profile military platforms, such as DDG-51 Aegis destroyers, M1A2 Abrams Main Battle Tanks, M2A3 Bradley Fighting Vehicles, OH-58D Kiowa Warrior helicopters, AH-64 Apache helicopters, F/A-18E/F Super Hornet and F-16 Fighting Falcon jet fighters, F-15 Eagle tactical fighters, C-17 Globemaster II and C-130 Hercules cargo aircraft, Ohio, Los Angeles and Virginia class submarines, and on several other platforms for military and non-military applications."


DRS Corporate Web Site.

Illinois Haider

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A me ricorda una scena dei Blues Brothers:


Gruppenfuehrer: [to Head Nazi, as they plummet off the bridge]


"I've always loved you."


(Dal blog di Claudio.


«Haider, l'uomo della mia vita»


Voci sempre più consistenti di una relazione gay dell'ex governatore della Carinzia



(...)

«Avevamo una relazione - ha detto - che andava oltre l'amicizia. Jörg e io eravamo legati da qualcosa di davvero speciale. Era l'uomo della mia vita». E ancora, a questa amicizia così speciale, sostiene Petzner, la moglie Claudia non si sarebbe opposta. «Lei lo amava come una donna. Lui la amava come un uomo. Io lo amavo in un modo completamente differente e personale, e lei comprendeva tutto ciò».



(...)

«Haider, l'uomo della mia vita», Mara Gergolet, Corriere della Sera, 23 ottobre 2008.

martedì 21 ottobre 2008

Comrade Bush

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Hugo Chavez si diverte.


"The United States partially nationalized nine of its major banks. “Bush is to the left of me now,” said Venezuelan President Hugo Chavez, who also referred to Bush as “comrade.”


Weekly Review, Harper's magazine, 21 ottobre 2008

lunedì 20 ottobre 2008

Vaste programme!

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Si chiama Alberto Losacco, è un deputato (ex Margherita) ed è il responsabile propaganda del PD. Per il manifesto della prima grande manifestazione organizzata dal suo partito, ha scelto una foto scattata a San Pietro piena di suore e di preti. Insomma qualcuno l'ha scelta e lui non se ne è accorto.


La manifestazione si intitola "Salva l'Italia". Concorderei, però...


...il titolo in alto è la risposta che De Gaulle diede a un cittadino che, in sua presenza, urlò: "Mort aux cons!"


Propongo, l'Italia magari no, salviamo chissà qualcosa che sia più alla portata.

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Sierra de las nieves

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Vai alla Sierra de las nieves, oltre Ronda


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Registri il percorso sul GPS.


Poi lo visualizzi sul PC, o su Google earth.


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La Sierra de las nieves è molto bella. I boschi di Abies Pinsapo (io credo che si dovrà tornare al latino, prima a poi) sono più belli di quelli di Grazalema. Ne ho visto uno enorme di circa 400 anni, con un tronco che neppure il paio di tree hugger che erano con me potevano abbracciare, tanto era largo.


Ecco, questo qui sotto, il pinsapo dell'escalereta.


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martedì 14 ottobre 2008

Subjunctivitis

Il tempo dell'irrealtà, che forse non a caso è più sottotraccia nella lingua inglese.

(...)


"As Ted Bernstein wrote quite a few years back, “Much ink has been impressed on paper in arguing whether the subjunctive mood is alive, asleep, dying or dead.” (“Watch Your Language,” 1958"


(...)


Subjunctivitis, di Philip B. Corbett, The New York Times, 13 ottobre 2008

domenica 12 ottobre 2008

Un plan apasionante

Mariano Rajoi, a microfoni aperti:




"Mañana tengo el coñazo del desfile; en fin, un plan apasionante"


Quasi quasi alla parata ci vado pure io, stamattina.






"Mañana tengo el coñazo del desfile; en fin, un plan apasionante", di Carlos e Cue, El Pais, 12 ottobre 2008

mercoledì 8 ottobre 2008

The Keating Five



Obama is no Kerry, e vincerà le elezioni. Occhio per occhio, swift boat per swift boat.

martedì 7 ottobre 2008

Deconstructing Sarah



More of Tina Fey. Quando la realtà non supera, ma si allinea, con la parodia.

lunedì 6 ottobre 2008

U.S. Space Plan Relies on Russia

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Magari gli offro io un passaggio con la mia twingo.


(...)


"The gap is coming: from 2010, when the National Aeronautics and Space Administration shuts down the space shuttle program, to 2015, when the next generation of American spacecraft is scheduled to arrive, NASA expects to have no human flight capacity and will depend on Russia to get to the $100 billion station, buying seats on Soyuz craft as space tourists do."


(...)

One Way Up: U.S. Space Plan Relies on Russia, di JOHN SCHWARTZ, The New York Times, 5 ottobre 2008